Maninchedda rilancia dal suo blog la ripresa della battaglia "per il fisco giusto in Sardegna". Secondo il presidente dei Partito dei Sardi le zone economiche speciali "sono molto diffuse in Cina. L'Ue farà storie e vorrà vederci chiaro, ma non è assolutamente impossibile (anzi è facile) spiegare che esistono fattori specifici che ne sostengono l'istituzione, legati all'abuso di territorio da parte dell'Italia e all'insularità (trasporti, energia, servitù militari della Nato) e alla grave incidenza della crisi economica in atto".

Continua Maninchedda: "Un esempio è dato nell'Ue dalla Polonia, che aveva le Zone economiche speciali prima dell'adesione all'Unione e le ha difese in sede di trattato". Infine un accenno ai costi di produzione: "Noi abbiamo un surplus di energia che costa moltissimo perché lo Stato ci carica sopra una marea di accise - conclude - Dobbiamo ottenere che, se lo Stato non garantisce più l'essenzialità, cioè non paga più i costi di produzione dell'energia, deve consentire ai produttori sardi di 'dispacciarlà in Sardegna con una accisa minima di transizione per il clienti pubblici e privati della Sardegna fino al riassetto industriale dell'Isola".
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