Nella tarda serata di ieri il Governo, tramite i dicasteri del Lavoro e dei Trasporti, ha proposto una mediazione, che si muove su tre linee guida: incentivi alla mobilità volontaria e al pensionamento da parte dell'azienda e delle Regioni, possibilità di riassorbimento di parte del personale in Air Italy e il tentativo di ridurre gli esuberi con Enac e le Regioni", come ha spiegato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. All'incontro odierno, la compagnia aerea si era presentata riducendo di 268 unità il conto del personale da mettere in mobilità rispetto al piano originale, primo risultato in quasi un mese di trattativa con la mediazione dei Ministeri dei lavoro e dei trasporti. L'azienda ha confermato oggi la riduzione degli esuberi, mettendo sul piede di guerra i sindacati che, seppur spaccati nella gestione della trattativa, hanno avanzato richieste che hanno trovato l'appoggio dell'esecutivo e hanno convinto Meridiana ad accettare la mediazione proposta e proseguire ulteriormente nella trattativa. "La proposta avanzata dal Governo - spiega la nota dei due ministeri - mira alla ricomposizione delle migliori condizioni possibili di confronto tra le Parti all'interno di un clima sociale adeguato a favorire la soluzione delle problematiche evidenziate nel corso della discussione svolta". Azienda e sindacati dovranno dare una loro valutazione sulle proposte avanzate e sullo stato della trattativa alla prossima riunione convocata per venerdì 24 ottobre. Di fronte al Ministero, un nutrito gruppo di lavoratori arrivati dalla Sardegna che ha protestato con cappi, magliette e palloncini rossi. Domani un gruppo dei lavoratori stessi verrà ricevuto da Papa Francesco, che li ha convocati in udienza pubblica alle ore 11 in Piazza San Pietro. Nel frattempo, da quasi una settimana un pilota e un assistente di volo sono a 35 metri d'altezza su una torre dell'illuminazione dell'aeroporto di Olbia: proprio oggi, in concomitanza del tavolo a Roma, La Geasar, società di gestione dell'aeroporto di Olbia, ha diffidato il pilota Andrea Mascia e l'assistente di volo Alessandro Santochini di Meridiana a proseguire la protesta che dura da sei giorni sulla torre dell'illuminazione a 35 metri d'altezza. "E' nostro dovere diffidarvi nel perseguire la pericolosa e dannosa condotta e intimarvi di liberare immediatamente l'infrastruttura occupata", è scritto nella lettera fatta recapitare ai due dipendenti di Meridiana.
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