"Manifesteremo nella zona dei parcheggi perché dalla compagnia non ci hanno dato altro spazio", ha detto Alessandro Brandano, coordinatore provinciale dell'Usb, durante un incontro questa mattina in un albergo cittadino alla presenza di un centinaio di iscritti al sindacato per discutere della vertenza della compagnia aerea fondata 50 anni fa dell'Aga Khan. "Con la situazione di Meridiana non c'entra la crisi del settore aereo. Purtroppo ora la nostra attività è talmente al lumicino perché i nostri voli li coprono gli equipaggi di Air Italy. Noi possiamo protestare sino a quando siamo sopra l'aereo, ma se non lavoriamo le nostre manifestazioni hanno poca visibilità e poco riscontro, non possiamo permettercelo dopo l'avvio della procedura di mobilità di 1.600 dipendenti".

Aria di rivolta tra i lavoratori in esubero di Meridiana: guarda anche il servizio del Tg di Videolina .

UN COMITATO DEI LAVORATORI - Stipendi decurtati del 30% negli ultimi quattro anni, a fronte di un aumento "a dismisura" della flessibilità e della produttività, e soprattutto di una strategia industriale "disastrosa". E' quanto denuncia un comitato di lavoratori in esubero della compagnia aerea, che rileva in una nota che è "impossibile credere che a questo epilogo ci sia arrivato un management profumatamente pagato. L'Ad di Meridiana, ing. Scaramella, percepisce più di 700.000 euro l'anno, più di quanto percepisca l'Ad di Air France o Easy Jet, e continua a percepirli tutti, senza decurtazioni né sacrifici, senza essere riuscito a fare un solo euro di utile in due anni". I dipendenti lamentano che nonostante le ingenti somme versate dal fondo Akfed dell'Aga Khan, "Meridiana è in rosso" e che il vero problema "non è il costo del lavoro, ma l'incapacità certificata dalle perdite di questo management di aggredire il mercato scegliendo nuove e redditizie rotte, secondo i trend del settore". "Troppo facile e comodo - continuano - lasciare che a pagare il conto salato dell'incapacità altrui siano ancora una volta 1600 dipendenti su 1742". I dipendenti spiegano che le nuove rotte saranno affidate non al personale navigante Meridiana, ma "ai meno costosi e più flessibili "cugini" di Air Italy, compagnia al 100% di proprietà di Meridiana, secondo quel gioco di scatole cinesi per cui si travasa attività nella scatola più piccola e meno costosa svuotando di operatività la scatola grande, con il solo risultato di generare esuberi, talmente tanti esuberi da essere balzati dal 40% della forza lavoro a quasi il 90%". Per questi ultimi i dipendenti parlando di "pulizia etnica in grande stile" e di "macelleria sociale".

"Ora sono le istituzioni a doversi far carico di questo disastro. Ora sarà il Ministro Lupi a dover pretendere da questo management un serio piano di rilancio e la salvaguardia dei posti di lavoro, ora dovrà essere lui a garantire la correttezza e la giustizia di tutto ciò che si andrà a decidere. Lotteremo fino alla fine - concludono - perché sia chiaro a tutti che i colpevoli di questo sfacelo non siamo noi, e neanche chi deve pagare. Noi vogliamo solo lavorare e non rimanere fantocci a carico della collettività".
© Riproduzione riservata