Per l'Associazione cassintegrati di Meridiana si tratta di una pulizia etnica, l'Usb parla oggi di scempio sociale, mentre per il segretario nazionale della Filt-Cgil, Nino Cortorillo, è "una decisione gravissima che segna di fatto l'epilogo della storia della compagnia aerea". "Far coincidere i licenziamenti con la promessa dell'acquisto di nuovi e più tecnologici aeromobili suona come una offesa al lavoro. Ora si devono avviare tutte le iniziative per trovare una alternativa ai licenziamenti e le istituzioni ad ogni livello - sostiene Cortorillo - devono essere impegnate nella ricerca di tutte le soluzioni possibili". Più dure le parole dell'associazione che riunisce i cassintegrati della compagnia: "La procedura attivata da Meridiana è un atto di ostilità verso i sardi e la Regione in cui è concentrata la gran parte della mattanza in corso", scrive in una nota Marco Bardini che chiede l'intervento immediato del presidente della Regione Pigliaru e del Governo: "l'istituzione deve scendere in campo, nella persona del presidente Pigliaru, con la stessa energia posta nelle vertenze minori di Alcoa, Vinyls, Eurallumina e Keller le quali, tutte insieme, non raggiungono i numeri della macelleria sociale in corso a Meridiana. La presidenza del Consiglio dei Ministri è scesa in campo risolvendo la vertenza Electrolux e salvando dal licenziamento i suoi 500 Lavoratori che, numericamente, costituivano 1/3 degli esuberi di Meridiana". Per l'Usb, si tratta invece di "un'accelerazione di un progetto di distruzione di un'azienda storica del trasporto aereo e del suo capitale umano e professionale, portato avanti da un management che probabilmente non sa fare altro" e annuncia che a breve verranno messe in campo varie forme di protesta che saranno decise con i lavoratori in seguito agli incontri programmati a Cagliari venerdì 19 settembre, a Olbia sabato 20, martedì 23 a Milano e giovedì 25 a Verona.
© Riproduzione riservata