16 settembre 2014 alle 13:32aggiornato il 16 settembre 2014 alle 13:32
Meridiana, mobilitazione dei sindacaticontro il taglio di 1.600 dipendenti
Dopo l'accelerata del cda di Meridiana sul piano di ristrutturazione, con la messa in mobilità di oltre 1.600 dipendenti, non si placano le proteste dei sindacati.Per l'Associazione cassintegrati di Meridiana si tratta di una pulizia etnica, l'Usb parla oggi di scempio sociale, mentre per il segretario nazionale della Filt-Cgil, Nino Cortorillo, è "una decisione gravissima che segna di fatto l'epilogo della storia della compagnia aerea". "Far coincidere i licenziamenti con la promessa dell'acquisto di nuovi e più tecnologici aeromobili suona come una offesa al lavoro. Ora si devono avviare tutte le iniziative per trovare una alternativa ai licenziamenti e le istituzioni ad ogni livello - sostiene Cortorillo - devono essere impegnate nella ricerca di tutte le soluzioni possibili". Più dure le parole dell'associazione che riunisce i cassintegrati della compagnia: "La procedura attivata da Meridiana è un atto di ostilità verso i sardi e la Regione in cui è concentrata la gran parte della mattanza in corso", scrive in una nota Marco Bardini che chiede l'intervento immediato del presidente della Regione Pigliaru e del Governo: "l'istituzione deve scendere in campo, nella persona del presidente Pigliaru, con la stessa energia posta nelle vertenze minori di Alcoa, Vinyls, Eurallumina e Keller le quali, tutte insieme, non raggiungono i numeri della macelleria sociale in corso a Meridiana. La presidenza del Consiglio dei Ministri è scesa in campo risolvendo la vertenza Electrolux e salvando dal licenziamento i suoi 500 Lavoratori che, numericamente, costituivano 1/3 degli esuberi di Meridiana". Per l'Usb, si tratta invece di "un'accelerazione di un progetto di distruzione di un'azienda storica del trasporto aereo e del suo capitale umano e professionale, portato avanti da un management che probabilmente non sa fare altro" e annuncia che a breve verranno messe in campo varie forme di protesta che saranno decise con i lavoratori in seguito agli incontri programmati a Cagliari venerdì 19 settembre, a Olbia sabato 20, martedì 23 a Milano e giovedì 25 a Verona.
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