Il blocco deciso dal Cremlino per le importazioni dei prodotti agroalimentari dai Paesi dell'Ue (oltre che da Norvegia, Canada e Australia) sta creando seri problemi economici anche alle aziende casearie della Sardegna. Diversi caseifici che fino a poche settimane fa esportavano senza problemi il Romano ora sono costretti a fare la conta dei danni a causa dello stop alla frontiera. Per il Consorzio di tutela e le principali associazioni, accomunate dalla preoccupazione, sono a rischio 1,5 milioni di export verso Mosca e 1.700 quintali di Romano. Appello agli eurodeputati sardi: «Intervengano in difesa delle aziende lattiero-casearie».

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Daniele Casale sull'Unione Sarda in edicola.
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