Secondo i dati Istat, lo scorso mese sono saliti a 3,22 milioni, il 2,2% in più rispetto a giugno (+69.000) e il 4,6% rispetto a luglio 2013 (+143.000). E' come se si fossero 'persi' più di mille occupati al giorno. Si registra una riduzione anche su base annua, con un ribasso dello 0,3% (-71mila).

I DATI - Rispetto a giugno la disoccupazione aumenta sia tra gli uomini (+3,3%) che tra le donne (+1%). Anche in termini tendenziali, il numero di disoccupati cresce sia nella componente maschile (+0,9%) che in quella femminile, con un'impennata del 9,3%. In particolare, rileva l'Istat, il tasso di disoccupazione maschile, pari all'11,6%, aumenta di 0,3 punti percentuali su base mensile e di 0,1 punti nei dodici mesi. Quello femminile, pari al 13,9%, aumenta di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,1 punti su base annua.

DEFLAZIONE - L'Italia entra in deflazione ad agosto per la prima volta da oltre 50 anni, cioè dal settembre del 1959, quando però l'economia era in forte crescita. Lo precisa l'Istat, ricordando che allora la variazione dei prezzi risultò negativa dell'1,1%, in una fase di 7 mesi di tassi negativi.

L'ALLARME DI SQUINZI - L'Italia vive oggi una "situazione economica drammatica", avverte il leader di Confindustria. Servono "decisioni anche dolorose ma che ci portino verso la crescita. Se mi dicono che bisogna fare dei sacrifici sono pronto, ma i nostri sacrifici devono avere una prospettiva, una visione di lungo termine", dice al Meeting. "Mi auguro che accada qualche miracolo nell'ultimo trimestre", ma sul fronte del Pil anche nel 2014 "stiamo andando oramai verso un dato negativo dello 0,2 o 0,3", aggiunge Squinzi. Il nostro, avverte dal Meeting di Rimini, "è un Paese che ha bisogno di una scossa".
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