I punti su cui si concentrano i principali nodi da sciogliere sono quello dell'anatocismo (il pagamento degli interessi sugli interessi, sia attivi che passivi) e la norma taglia-bollette. I relatori al provvedimento (34 articoli in tutto), Massimo Mucchetti del Pd e Giuseppe Marinello di Ncd, riuniranno entrambe le commissioni lunedì, quando dovranno inserire la marcia per cominciare un esame più celere. Entrambi infatti sono anche presidenti delle commissioni competenti. Finora infatti si è portato avanti un lavoro di scrematura delle oltre 500 (originariamente quasi 1700): 320 segnalati dai gruppi e poco più di 200 del M5s che non ha voluto ridurne il numero denunciando la 'tagliolà; i primi sono stati accantonati, i secondi bocciati (a parte uno per la rimozione dell'amianto). Novità arrivano dalla presentazione, sostanzialmente, di tre emendamenti dei relatori sulla parte dedicata all'agricoltura dal provvedimento. E' stato annunciato anche un pacchetto di emendamenti sull'ambiente.

Per l'agricoltura si va dalla pesca alla sicurezza in mare (con un Piano delle Capitanerie di porto per attività vigilanza, navigazione, trasporto marittimo e dei porti) ad un maggior sostegno al made in Italy con l'aumento del credito d'imposta del 40% alle imprese agricole per ampliare le infrastrutture informatiche, sviluppare nuovi prodotti e la cooperazione nella filiera. Poi, risorse per 27 milioni di euro nel periodo 2016-2018 come incentivi per l'assunzione a tempo indeterminato o determinato da parte di imprese agricole di giovani tra i 18 e i 35 anni (con la soglia di 3.000 euro per i contratti a tempo determinato e 5.000 per quelli a tempo indeterminato). I tasselli più importanti che sono destinati a modificare il mosaico riguardano però l'anatocismo e lo spalma incentivi. Sul primo dovrebbe, a meno di sorprese, passare una modifica della norma per come è scritta nel testo attuale. In tal senso c'è la proposta del senatore Salvatore Tomaselli, capogruppo Pd in commissione Industria. E, naturalmente ha il suo peso la posizione del presidente della commissione Bilancio alla Camera Francesco Boccia: "L'anatocismo non ritornerà nel nostro ordinamento. Lo avevamo già cancellato, lo cancelleremo ancora".

Da Montecitorio infatti il decreto deve passare, dove i margini per metterci mano sono davvero stretti (il decreto scade il 22 agosto). Ma, sul punto il viceministro all'Economia Enrico Morando, nella riunione in commissione Bilancio, parla di oneri fronteggiabili. Sull'altro punto caldo, che dispone il taglio del 10% delle bollette elettriche alle piccole e medie imprese, sempre Morando non esclude contenziosi per il cosiddetto spalma incentivi facendo però presente che sono state prese iniziative idonee per prevenirli. Su questo aspetto si concentrano vari emendamenti del Pd, tra cui la proposta di dividere in tre scaglioni la rimodulazione degli incentivi. Infine, si aspetta la trasformazione del nuovo decreto sull'Ilva, dedicato al prestito ponte, in emendamento del governo oppure dei relatori. Non è escluso che la formulazione che dovrebbe poi essere inglobata nel provvedimento di Palazzo Madama possa ampliare lo spettro delle materie che riguardano il grande siderurgico tarantino, a cominciare dallo sblocco delle risorse della famiglia Riva (meno probabile) per finire alla 'restaurazionè di un commissario ad hoc per il Piano di risanamento.
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