Un sistema che consente di comprare e vendere beni all’interno di un circuito ad hoc fatto di aziende e plasmato sulle aziende. La novità è che quel piccolo esperimento, partito da Serramannna è diventato così grande e così importante da varcare i confini della Sardegna: Sardex, presente a Sinnova 2014, oggi è una realtà conosciuta dappertutto.

Non esistono banconote poiché si tratta di una moneta riconosciuta e scambiata solo tra le imprese iscritte. I pagamenti si effettuano in crediti sardex (un sardex equivale a un eur). Si tratta di una camera di compensazione di beni e servizi all’interno della quale le aziende comprano ciò di cui hanno bisogno e lo ripagano vendendo il proprio prodotto (o servizio) alla comunità. Per interagire (offrire/vendere-domandare/comprare) è necessario iscriversi (la quota è irrisoria e commisurata all’azienda) e una volta dentro ci si scopre avvolti da un mondo virtuale con ricadute in quello reale. La regola è infatti quella del “b to b”.

L’offerta va dai servizi all’impresa e alla persona (consulenti, commercialisti, avvocati, pulizie uffici, informatica, cancelleria, trasporti, auto) fino a comprendere tutti i beni: alimenti, salumi, formaggi, vini, abbigliamento, gomme per l’auto e via dicendo.
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