E' quanto afferma la Coldiretti, sulla base di un'indagine Ixè, nel sottolineare che la crisi ha portato i cittadini a sviluppare diverse tecniche per evitare di buttarlo: se il 44% lo surgela, il 43% lo grattugia, il 22% lo dà da mangiare agli animali, il 24% lo utilizza, quando diventa raffermo, per la preparazione di particolari ricette che vengono spesso dalla tradizione contadina.

Una situazione che, sottolinea Coldiretti, contrasta fortemente con quanto accade nella filiera della Grande distribuzione organizzata dove, alla chiusura del supermercato, il pane del giorno avanzato viene ritirato e gettato, senza alcuna possibilità di poter essere riutilizzato né donato alle mense per le persone indigenti. Resta il fatto che i consumi di pane sono crollati, toccando nel 2013 i minimi storici, con appena 98 grammi a persona al giorno (una fettina di pane pesa in media 50 grammi). Particolarmente sensibile, conclude la Coldiretti, è stato il calo degli acquisti negli ultimi anni di crisi con un crollo in quantità del 32% rispetto ai 145 grammi acquistati a persona nel 2007.
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