Le infrastrutture sono al di sotto della media nazionale. La Sardegna si colloca agli ultimi posti della graduatoria dell'Istituto Tagliacarne, al di sopra solo di Molise, Basilicata e Valle d'Aosta. Mentre regioni come Liguria (174) e Lazio (148) superano abbondantemente il livello medio nazionale. La dotazione infrastrutturale complessiva dell'Isola, evidenzia il Centro Studi L'Unione Sarda in una intera pagina di approfondimento pubblicata sul quotidiano oggi in edicola, risulta infatti molto al di sotto della media nazionale, e nell'ultimo decennio è ulteriormente peggiorata. Posta infatti pari a 100 la dotazione disponibile per i cittadini italiani nel 2012, ai sardi ne compete poco più della metà (53). Eppure, come sottolineato dalla Banca d'Italia, il grado di competitività e di attrattività di un paese e/o di una regione dipende dalla sua dotazione infrastrutturale, considerata una precondizione nel processo di crescita e sviluppo economico.

Il divario col resto del Paese, continua il Centro Studi nel
report, appare ancora più evidente se si considerano le sole infrastrutture economiche: alla dotazione regionale è assegnato il punteggio 51, da confrontare sempre col valore 100 dell'Italia. Nel 2001 la distanza con l'Italia era minore - il valore assegnato alla regione era 74 - ma da allora sono peggiorate quasi tutte le dotazioni (strade, ferrovie, porti e reti bancarie), se non in termini quantitativi, sicuramente come capacità di soddisfare la richiesta di servizi da parte degli utenti.
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