E' quanto emerge dall'analisi Coldiretti/Ixè su "Crisi: i giovani italiani e il lavoro nel 2014", presentata all'assemblea elettiva di Giovani Impresa Coldiretti.

Dall'indagine emerge inoltre che un giovane su tre pur di lavorare è disposto ad accettare un orario più pesante con lo stesso stipendio (33 per cento), oppure uno stipendio inferiore a 500 euro a parità di orario (32 per cento).

Nonostante tutto, però, resta solido l'obiettivo italico del posto fisso che, se si potesse scegliere, sarebbe preferito dal 46 per cento dei giovani, anche se in calo del 7 per cento rispetto allo scorso anno. Tiene il mito del dipendente pubblico al quale ambisce il 34 per cento dei giovani. Tra chi ha già trovato un lavoro solo l'11 per cento - precisa Coldiretti - è soddisfatto del lato economico. Ad evidenziare la criticità del rapporto tra scuola e mondo del lavoro - conclude Coldiretti - il fatto che solo il 30 per cento dei giovani fa un lavoro totalmente coerente con gli studi, mentre il 23 per cento lo fa solo in parte.
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