Dopo le varie promozioni al decreto, arriva il momento dell'analisi. Che, come in questo caso, mette in evidenza le "ombre" del provvediemento. La stima sui risparmi arriva da Nomisma Energia.

I CONTI IN BOLLETTA - Secondo l'Istituto di ricerca "per una famiglia-tipo" la riduzione prevista dal decreto varrà 1 o 2 centesimi di euro a kw/h, che tradotto su base annuale vuol dire solo circa 5 euro di risparmi a famiglia su una spesa media di 550 euro annuali". Il risparmio per le imprese - calcola il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli - "a seconda dei consumi può essere anche di 10 mila euro: "Poca roba però rispetto agli aumenti registrati negli ultimi anni".

C'è da considerare, poi, che dall'ultima versione del decreto "Fare" sono "sparite" le norme relative alla rimodulazione della componente tariffaria A2 (smantellamento nucleare), che valeva circa 135 milioni, e la relativa compensazione, cioè l'estensione della Robin Tax anche agli impianti delle rinnovabili con ricavi superiori ai 200mila euro.

Una somma che, nelle indiscrezioni delle ultime ore, avrebbe contribuito a finanziare l'operazione sulle bollette.

NUOVI AUMENTI A LUGLIO - Nomisma Energia ricorda anche che da luglio la bolletta della luce aumenterà "a causa di complicazioni legate alle norme sulle rinnovabili", con aggiustamenti di 1-2 punti percentuali per tenere conto delle componenti legate al dispacciamento che andranno a compensare i cali sulla borsa elettrica.

L'aggravio, spiega Tabarelli, potrà essere di circa 10 euro a famiglia.

CAPITOLO GAS - Sul fronte del gas dovrebbero arrivare invece notizie migliori, dice Tabarelli, "in attesa della fortissima riduzione che scatterà da ottobre per una vera e propria rivoluzione che apporterà l'Autorità dell'Energia: già dal 1 luglio ci sarà una riduzione in bolletta dello 0,5/0,8%, che per una famiglia tipo si tradurrà in un risparmio di 12-14 euro all'anno". Non in Sardegna, dove non esiste il metano.

IL BILANCIO FINALE - Di fatto quindi il risparmio finale sul mercato tutelato dovrebbe limitarsi per una famiglia tipo a 7 euro (5 euro in meno grazie al decreto fare, 12 euro in meno grazie alle riduzioni per il Gas, 10 euro in più per i rincari della luce).
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