In sostanza, porto e aeroporto di Cagliari potranno accedere ai finanziamenti, il cui importo ancora non è noto perché manca l'accordo sul quadro finanziario. Quello di oggi è un accordo tra la Commissione, il Consiglio e il Parlamento europeo sulle proposte per trasformare l'attuale groviglio europeo di strade, ferrovie, aeroporti e canali in una rete di trasporti unificata (la rete TEN-T).

L'accordo deve essere approvato ufficialmente dal Parlamento europeo in seduta plenaria e dal Consigli: solo allora si potrà conoscere l'entità dei finanziamenti.

LA MAPPA - La conferma è arrivata dal sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D'Angelis. "Il nodo urbano di Cagliari - ha spiegato rispondendo a un'interrogazione alla Camera del deputato Sandro Biasotti - è nella rete prioritaria (Core) insieme al relativo porto e aeroporto, in virtù del riconoscimento, da parte dell'Europa, che la Sardegna svolge un ruolo come piattaforma per le connessioni all'interno del Mediterraneo soprattutto in vista della crescita degli scambi che coinvolgono l'intera area Med, i Paesi dell'est Europa e del nord Africa".

Una scelta che avrà sicuramente dei riflessi sui fondi in arrivo per lo sviluppo dello scalo marittimo, ormai sempre più collegato (in circa cinque minuti anche con il treno) all'aeroporto.

"Lo strumento europeo - ha continuato D'Angelis - per finanziare le infrastrutture Ten-T, al quale la città di Cagliari può accedere, non prevede assegnazioni su base nazionale, né tanto meno territoriale e pertanto non è possibile al momento fornire indicazioni circa eventuali contributi assegnabili alla Sardegna.

Com'è noto, infatti, i finanziamenti Ten-T sono assegnati previa pubblicazione di bandi pubblici cui partecipano tutti gli Stati europei e i contributi sono assegnati in base alla qualità specifica dei singoli progetti e della loro rilevanza europea".

L'ACCORDO - Viene istituita una rete centrale di trasporto da realizzare entro il 2030, che fungerà da struttura portante dei trasporti nel mercato unico. Il finanziamento dei trasporti nell'ambito del meccanismo per collegare l'Europa (per il periodo 2014-2020) andrà a sostenere anche questa rete centrale, in modo da risolvere i collegamenti transfrontalieri mancanti, eliminare le strozzature e rendere la rete più intelligente.
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