Sono più di 50 le donne che hanno accusato pubblicamente Bill Cosby di averle drogate e violentate abusando della propria fama e prestigio, nonché della nomea di "uomo cristallino" che lo ha accompagnato lungo tutta la sua carriera.

Le violenze risalgono agli anni '60, e si sono perpetrate senza sosta fino agli anni 2000. In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Crime+Investigation (canale 118 di Sky) ha trasmesso un documentario che raccoglie le testimonianze delle vittime che han avuto il coraggio di uscire allo scoperto: «Cosby: The Women Speak».

Quando viene chiesto, specialmente per i casi risalenti a 20-30 anni fa, "perchè non lo hai denunciato prima?" la risposta è sempre la stessa: "chi mi avrebbe creduto?". In quegli anni la fama di Bill Cosby si basava sull'immagine "cristallina" dell'uomo perfetto, padre di famiglia, sicuro, affidabile, un esempio per tutti. Le vittime sostengono che nessuno avrebbe mai creduto che dietro quell'uomo si nascondesse un mostro. La situazione è cambiata nei primi anni 2000, quando una donna si fa avanti per prima ed innesca un effetto domino. Il caso diventa pubblico ed altre donne, che avevano subito le medesime violenze, escono dal dolore dall'anonimato in cui si erano chiuse per anni e decidono di testimoniare. Purtroppo, la legge americana considera il reato già entrato in prescrizione e non più perseguibile per molti dei casi esposti, sebbene Cosby abbia cercato in passato di insabbiare la cosa con patteggiamenti riservati.

Ma nell'ultimo anno altre donne si son fatte avanti, testimoniando violenze relative al recente periodo ed il caso è nuovamente balzato alla cronaca. Se in un primo momento l'opinione pubblica aveva difeso l'attore statunitense, ora si riscopre compatta nell'accusarlo. Ex colleghi e conoscenti hanno deposto in favore delle vittime, alcune produzioni cinematografiche hanno deciso di prendere le distanze dall'ombra oscura di Bill Cosby, come la Disney, che ha rimosso la statua dell'attore presente all'ingresso di uno dei suoi parchi tematici. Persino l'Università della California, che aveva conferito a Cosby una laurea ad honorem nel 1992, per la prima volta nella sua storia ha revocato un titolo assegnato.

Anche Joseph C. Phillips, suo ex collega ai tempi della sit-com "i Robinson", ha ammesso di aver personalmente ascoltato la confessione di una propria amica sugli abusi subiti da Cosby e di crederle ciecamente. Alla sua testimonianza, Phillips aggiunge un appello: "Bill, hai una famiglia che ti ama e più soldi di quanti ne potrai mai spendere. Ritirati e permetti a quelli che davvero ti amano di conservare almeno un pizzico della tua meraviglia"; o quantomeno, verrebbe da aggiungere, di dignità.
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