Nel titolo dell'evento, "Renzo Piano: The Art of Making Buildings", è ben espresso l'intento dei curatori del tributo dedicato all'architetto genovese: la progettazione come arte, edificio dopo edificio, lungo 50 anni di carriera.

Un omaggio meritatissimo per l'archistar italiana, al centro dei riflettori anche per il recentissimo progetto di ricostruzione del ponte Morandi di Genova, dopo il tragico crollo del 14 agosto scorso.

Dal Centro Pompidou all'aeroporto Kansai nella baia di Osaka, passando per la sede del New York Times, il Whitney Museum of American Art e naturalmente lo Shard di Londra - la celebre "scheggia" di vetro costruita nel 2012 sulle sponde del Tamigi - la mostra "The Art of Making Buildings" ripercorre i maggiori successi del pioniere di un'architettura ispirata alla sobrietà e all'eleganza, secondo il principio che l'austerità degli edifici sia compensata dalla vitalità dell'attività umana che vi si svolge all'interno.

L'architetto in una sala della mostra. (Foto Ansa)
L'architetto in una sala della mostra. (Foto Ansa)
L'architetto in una sala della mostra. (Foto Ansa)

Due sale della mostra, visibile fino al prossimo 20 gennaio, presentano su 16 tavoli bianchi i più grandi successi di Piano, con disegni, fotografie e modelli, mentre dal soffitto pendono i plastici delle strutture progettate. A chiudere il percorso espositivo una sala in cui viene proiettato un cortometraggio di Thomas Riedelsheimer in cui l'archistar genovese si racconta.

(Unioneonline/b.m.)

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