Nei geni di Nemo, il pesce pagliaccio protagonista del celeberrimo cartoon Disney, la risposta ai cambiamenti climatici.

In uno studio rivoluzionario condotto da ricercatori del King Abdullah University of Science and Technology (Kaust) e dell'Arc Center per gli studi sulla barriera corallina (Coral CoE), i ricercatori hanno infatti utilizzato strumenti di alta tecnologia per creare una delle mappe genetiche più complete del noto pesce pagliaccio arancione. E per decodificare, di conseguenza, la risposta dei pesci ai cambiamenti ambientali, compresi quelli climatici.

"Questo lavoro fornisce un elemento essenziale per comprendere ogni aspetto della biologia dei pesci di barriera", spiega l'autore principale, Robert Lehmann del Kaust, in Arabia Saudita.

Il pesce pagliaccio arancione, Amphiprion percula, non è solo il pesce di barriera più conosciuto al mondo, ma anche uno dei più studiati. Il suo genoma contiene 26.597 geni codificanti proteine.

Ad esempio, Nemo "è un modello per studiare il cambio di sesso nei pesci - spiegano i ricercatori - e ci ha aiutato a capire i pattern di dispersione larvale nei pesci della barriera corallina ed è la prima specie ittica per la quale è stato dimostrato che il comportamento di evitamento dei predatori potrebbe essere compromesso dall'acidificazione dell'oceano".

(Unioneonline/v.l.)
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