Pali divelti, panchine rovesciate e cartellonistica da rifare. Il percorso naturalistico archeologico il "Parco dei Fenici" che collega Torre Grande a San Giovanni di Sinis tutto sembra tranne che un progetto nuovo.

Ancora prima del taglio del nastro, infatti, alcune strutture in legno installate tempo fa sono state già vandalizzate.

Il progetto, realizzato dalla Provincia di Oristano grazie ad un finanziamento ministeriale di circa 400mila euro e la collaborazione dei Comuni di Oristano e Cabras non gode di ottima salute.

Percorrendo quegli otto chilometri immersi tra il verde della pineta di Torre Grande sino ad arrivare all'area archeologica di Tharros, ci si accorge che i vandali hanno lasciato la firma.

L'unica nota positiva è che a breve il progetto prenderà il via. Ciò vuol dire che i pedoni non saranno più costretti a fermarsi alle peschiere, una gestita dal Consorzio Pontis e l'altra di proprietà dell'azienda Manca.

Lo scoglio più grande da superare era trovare un accordo con i pescatori. "Il taglio del nastro è imminente - assicura il sindaco di Cabras Andrea Abis -. In questi giorni siamo al lavoro per stilare un calendario definitivo in vista dell'apertura. Il percorso sarà fruibile solo il pomeriggio, e non tutti i giorni".

Sara Pinna
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