Si intitola The Renaissance Nude la mostra in programma per il 2019 alla prestigiosa Royal Academy londinese, dedicata all'epoca d’oro dell'arte occidentale, il Rinascimento, e alla raffigurazione del corpo umano, tra sacro e profano.

Più di 80 opere, dal 1400 al 1530, e artisti come Tiziano, Raffaello, Michelangelo, Bronzino, Leonardo, Dürer e Cranach, per raccontare la trasformazione dell'idea di bellezza del corpo umano nell'arte.

Venere Anadiomene che emerge dal mare, 1520 ca. Tiziano. Courtesy National Gallery of Scotland
Venere Anadiomene che emerge dal mare, 1520 ca. Tiziano. Courtesy National Gallery of Scotland
Venere Anadiomene che emerge dal mare, 1520 ca. Tiziano. Courtesy National Gallery of Scotland

E il Rinascimento è stato un momento cruciale per la raffigurazione del nudo, grazie a una generale riscoperta dell'arte greca e romana e all'ispirazione che i modelli classici hanno dato ad artisti come Perugino, Gossaert e Pollaiuolo, anche nella rappresentazione di temi religiosi, quali la crocifissione o l'episodio biblico di Adamo ed Eva.

Una curiosità: i nudi saranno equamente ripartiti tra femminili e maschili, sull'onda dell’attualità e delle battaglie per la parità di genere in tutti i campi portate avanti da movimenti come #MeToo.

Un fauno e la sua famiglia, 1526 ca. Lucas Cranach il Vecchio. Courtesy J. Paul Getty Museum
Un fauno e la sua famiglia, 1526 ca. Lucas Cranach il Vecchio. Courtesy J. Paul Getty Museum
Un fauno e la sua famiglia, 1526 ca. Lucas Cranach il Vecchio. Courtesy J. Paul Getty Museum

Un accorgimento che potrà apparire superfluo ai puri appassionati d'arte, se non fosse per le recenti polemiche che hanno colpito il Metropolitan Museum dopo l'esposizione dell’opera di Balthus Thérèse Dreaming, accusata di avere riferimenti sessiti fin troppo espliciti e persino di promuovere la pedofilia.

(Unioneonline/b.m.)
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