Realizzato nel 1956 dall'architetto Ubaldo Badas all'interno dei Giardini Pubblici di Sassari e arricchito dalle sculture e bassorilievi di Eugenio Tavolara, l'avveniristico Padiglione che ha ospitato per diversi anni la Biennale sarda dell'Artigianato ha avuto un'esistenza travagliata.

Negli anni '80 era stato abbandonato e solo nel 2011 erano iniziati i lavori di ristrutturazione grazie all'importo da sei milioni stanziato dalla Giunta regionale guidata da Ugo Cappellacci dietro richiesta dell'allora assessore regionale alla Cultura Sergio Milia.

Nel 2013 era stato anche inaugurato, anche se i lavori non erano stati completati, e da circa tre anni è chiuso.

Oggi l'attuale governatore regionale Francesco Pigliaru e l'assessore Giuseppe Dessena hanno effettuato un sopralluogo in compagnia del sindaco di Sassari Nicola Sanna e degli assessori regionali dell'Industria, Maria Grazia Piras e dell'Ambiente, Donatella Spano.

Il presidente Pigliaru ha fissato la data di riapertura, il 20 settembre, in occasione della rassegna regionale della scuola digitale: "Abbiamo trovato le risorse per completare la ristrutturazione e la manutenzione e per comprare gli arredi, risolvendo anche l'aspetto della gestione per farne un luogo vivo e aperto alla popolazione. Da gennaio in poi la struttura entrerà in piena operatività attraverso il Comune di Sassari".

Il sindaco Nicola Sanna ha aggiunto: "Il recupero della funzione di gestione del Padiglione Tavolara in coordinamento con il Comune consentirebbe la realizzazione di una vetrina del saper fare della Sardegna, inteso come luogo prestigioso di sintesi e rappresentazione delle eccellenze nel campo dell'arte e del design, in cui rendere visibili i risultati della ricerca e dell'applicazione di competenze locali nel marketing territoriale. Con la gestione da parte del Comune, inoltre, il museo verrebbe inserito in rete con il resto del patrimonio culturale e museale, nel quadro di una gestione unitaria dei siti culturali".
© Riproduzione riservata