Un racconto che attraverso la figura del mitico Rombo di Tuono, ripercorre gli anni Sessanta e Settanta in Italia e in Sardegna, a Cagliari in particolare.

Un affresco di un personaggio divenuto mitico per tantissimi, che restituisce un Gigi Riva non solo calciatore, bomber e ancora leader indiscusso delle classifiche dei gol, ma un uomo che si innamora di una terra e non la vuole lasciare, nemmeno per un contratto miliardario alla Juventus.

È" Riva Luigi '69&'79: il Cagliari ai dì dello scudetto - Studio", la nuova produzione Cada Die Teatro, firmata da Alessandro Lay, che ha debuttato in anteprima questa mattina a Jerzu, primo appuntamento della quinta giornata del Festival dei Tacchi, e che sarà replicato anche domani e mercoledì (7 e 8 agosto).

Questa sera il festival si sposta nella suggestiva location del Canyon Sa Pranedda di Ulassai dove la Pleiadi Art Production mettono in scena Arianna e Teseo. Alla Stazione dell'Arte, alle 19, Paola Berselli e Stefano Pasquini del Teatro delle Ariette replicano il loro "Teatro naturale? Io, il couscous e Albert Camus", storia di una piccola odissea personale fatta di incontri, di scoperte, di sconfitte e di viaggi, da Bologna alla Francia e dalla Francia al Mediterraneo, alla Spagna, all'Algeria.

Alle 21.30 in scena è invece Ture Magro, attore e drammaturgo, vincitore dei Nastri D'argento 2009 e 2011 come sceneggiatore. Tratto dall'omonimo libro di Cristina Zagaria, lo spettacolo “Malanova” racconta la storia di Anna Maria Scarfò, vittima per anni di violenze e soprusi, non solo fisici. In scena, Ture fa abilmente rivivere i molti personaggi che popolano questa triste storia, calandosi nelle loro vesti, sia nella vocalità, che nelle movenze e negli atteggiamenti.

(Unioneonline/v.l.)
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