A Pettinengo, nel Biellese, il Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli fa sì che si possa rivivere attraverso oggetti messi in mostra la storia delle tradizioni sarde. Alcune delle quali, curiosamente, proprio in quelle zone affondano le loro radici.

Fra i cimeli in esposizione spicca un mobile di fine ‘800, realizzato secondo lo stile locale, ma con il pregiato legno sardo di olivastro, essenza botanica diffusa dai litorali fino l'interno dell'Isola sotto forma di macchia e boschi e che dà il nome alla regione dell'Ogliastra.

Il prezioso oggetto di arredamento apparteneva alla famiglia Martinero, impresari della Valle Cervo che vennero per lavoro nell’Isola tra fine Ottocento e inizio Novecento. Era allora usanza, nel matrimonio tradizionale biellese, che la realizzazione dei mobili della nuova casa fosse a carico del nubendo. E Giorgio Martinero, nell'assolvere il dovere maritale, scelse l'olivastro sardo, quale ulteriore omaggio alla terra di origine della promessa sposa.

Se alla donna spettava invece il compito del cucito, dotando la nuova casa di tutti gli oggetti in panno e stoffa necessari alla composizione dell'arredo, ecco che nell'allestimento presente al Museo di Pettinengo spiccano alcuni pregevoli capi del corredo Martinero.

Il Museo, aperto tutte le domeniche tra le 14.30 e le 18.30, è a ingresso libero.

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata