Un evento di cultura eccezionale che, di questo prestigio, a Senorbì non si vedeva da tempo. C'era la folla delle grandi occasioni nel museo archeologico Sa Domu Nosta per assistere all'inaugurazione della mostra "La Dea di Turriga, il mistero di un'icona senza tempo" visitabile sino a domenica 5 agosto.

A Senorbì, in località Turriga, ci sono i resti di un villaggio nuragico in cui fu ritrovata la celebre scultura intitolata Dea Madre, da sempre esposta al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.

Grazie all'accordo con il museo archeologico Nazionale di Cagliari e con Polo Museale della Sardegna, il Comune di Senorbì e la società cooperativa Sa Domu Nosta hanno organizzato l'evento come occasione irripetibile per celebrare l'Idolo di Turriga e per poterlo ammirare all'interno della struttura museale del centro storico che già custodisce numerosi reperti archeologici rinvenuti in Trexenta.

"È grandissimo l'orgoglio del nostro territorio per il ruolo imprescindibile che assume nello studio delle antiche civiltà, attraverso i ritrovamenti che rimandano al culto e alla devozione - ha scritto il sindaco Alessandro Pireddu nell'opuscolo celebrativo consegnato in ricordo e come testimonianza dello storico evento -: Sono i segni del tempo quelli che caratterizzano la storia di una comunità. Tracce indelebili di un passato lontanissimo che è alla base di quello che siamo stati, che siamo e che saremo".
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