È una delle mete favorite durante le vacanze estive, grazie al suo mare, alle isole e ai monumenti antichi.

Ultimamente è stata spesso sotto i riflettori dei media per la difficile situazione economica che l’ha accompagnata negli ultimi anni. Parliamo naturalmente della Grecia, nazione mediterranea come l’Italia e alla quale ci legano memorie del passato – la Magna Grecia altro non era che il meridione del nostro stivale – e tante affinità nel presente.

Allo stesso tempo la nazione ellenica ha tradizioni, cultura, storia molto differenti dalle nostre e per questo vale la pena di conoscerla meglio.

Naturalmente per conoscere la Grecia non si può non puntare prima di tutto su Atene, città che è la grande protagonista del coinvolgente volume dello storico inglese Anthony Everitt Atene. Nascita di una grande civiltà (Hoepli editore, 2017, Euro 29.90, pp. 560).

Anthony Everitt
Anthony Everitt
Anthony Everitt

Everitt dedica alla capitale greca un grande affresco storico attraverso il quale ci racconta, come in un grande romanzo che si snoda per secoli, come e perché Atene sia stata il luogo dove è nata la democrazia, dove si è sviluppata la filosofia, dove ha avuto origine il teatro così come lo conosciamo e dove è stata elaborata l’arte occidentale con i suoi canoni di bellezza e di armonia. Insomma quell’unica città, circa 2500 anni fa, ha posto le basi per la civiltà occidentale pur essendo in fondo una piccola comunità di non più di 200 mila abitanti. Un piccolo centro capace di dare vita a geni assoluti nei campi più diversi fino a gettare le fondamenta dell’universo intellettuale contemporaneo.

Un città-miracolo che Everitt rievoca con la penna del narratore di razza in un libro che ci aiuta a capire cos’è stata la Grecia nella sua epoca classica, quanto è grande il nostro debito nei confronti di questa oggi piccola nazione. Un libro che ci fa comprendere, per esempio, perché tanti giovani all’inizio dell’Ottocento scelsero di lasciare le loro case per andare in terra greca e combattere per l’indipendenza di quel paese allora sottomesso ai turchi da circa trecentocinquant’anni.

La copertina del libro di Everitt
La copertina del libro di Everitt
La copertina del libro di Everitt

Da questo evento prende le mosse il volume La Grecia moderna. Una storia che inizia nel 1821 (Argo, 2014, Euro 22.00, pp. 294), in cui gli storici greci Thanos Veremis e Ioannis Koliopulos ricostruiscono le vicende del moderno stato greco.

Uno stato che nasce nell’Ottocento sulla scia dei risorgimenti nazionali che caratterizzano un po' tutta l’Europa e che forma la sua identità contemporanea attraverso un lungo duello con l’avversario di sempre: la Turchia. Veremis e Koliopulos ricostruiscono questo rivalità che portò a varie guerre tra Ottocento e Novecento e che ancora oggi prende la forma di un’infinita contesa per alcune isolette egee… isolette disabitate ma capaci di riaccendere gli opposti nazionalismi tra greci e turchi.

Allo stesso tempo il libro ci trasporta fino alla Grecia di oggi, un Paese che continua a identificarsi con il suo passato millenario ma che fa fatica, come accade anche all’Italia del resto, a tenere il passo con il presente e a guardare con fiducia al futuro.

Un libro che è una scoperta di una nazione poco conosciuta e troppo spesso vittima di luoghi comuni e stereotipi… il Partenone, le isole, il sirtaki, la feta. Alla fine questi volumi di Everitt e di Veremis e Koliopulos ci dicono che c’è molto, ma molto di più in terra greca. E vale la pena conoscerlo.

"La Grecia moderna"
"La Grecia moderna"
"La Grecia moderna"
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