Veloce ed elegante l'Ardia che sa prima pandela, al secolo Luciano Putzulu, ha regalato ai moltissimi fedeli e turisti che già dalla mattina affollavano il santuario.

L'attesa è lunga. In lontananza si ode il fragore degli spari dei fucilieri. Poi si fanno sempre più vicini. Sono le 19.10 quando l'esercito di cavalieri di bianco vestiti si presenta a Su Frontigheddu.

Accanto al capocorsa Antonio Porcu e Graziano Salaris, scelti rispettivamente come seconda e terza pandela. Scalpitano i cavalli, quelli delle pandele e quelli degli altri cavalieri. Poco meno di settanta. E si annuncia subito impegnativo il ruolo delle scorte: il fratello Gianni per Luciano Putzulu, Alessandro Muredda per la seconda pandela e Matteo Falchi per la terza. A loro il compito di tenere a bada gli altri cavalieri, evitare il sorpasso per i vessilliferi.

Attimi, secondi che sembrano invece segnare un tempo lunghissimo. E poi un urlo quasi liberatorio dal pubblico numeroso che affolla il santuario.

Sa prima pandela, seguita dai suoi gregari, scatta veloce lungo la discesa da Su Frontigheddu. Imbucano l'arco e prima dell'arrivo alla chiesa si registra il sorpasso per la seconda e la terza. Il cavallo di Graziano Salaris ha un problema e un amico gli cede il suo.

Seguono i giti votivi attorno alla chiesa, simbolo con i tanti ex voto della devozione per San Costantino. Quindi di nuovo al galoppo, stavolta verso Sa Muredda. Ancora giri votivi e poi l'ultimo sforzo con la risalita alla chiesa. La terza pandela sale in fondo al gruppo. Ma è un'Ardia da applausi e tutti sorridono felici in attesa della mattina del 7 luglio, quando il rito si rinnova.

Un'Ardia più intima rispetto a quella della sera, ma comunque partecipata visto la cadenza nel fine settimana.

Dopo la consegna delle pandele alle 7.30 il corteo di cavalieri e fedeli al seguito, tutti anticipati dalla banda musicale, muoverà alla volta del santuario. E sarà Ardia, ancora una volta. Mix di emozioni, fede, ardore e tensione. Subito dopo la corsa sfrenata della mattina la celebrazione della messa al santuario. E poi festa, al rientro in paese. Inviti, vino e dolci.

Poi di sera un altro momento fortemente sentito dalla comunità sedilese con la processione, alle 18.30, di San Costantino e la benedizione eucaristica alla presenza del vescovo di Alghero-Bosa Monsignor Mauro Maria Morfino.

Di notte la scena sarà poi per Enrico Ruggeri che, sul palco di Sedilo, allestito in piazza Regina Margherita, salirà con i Decibel.
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