Lo chiamano ancora Estremo Oriente, ma si è avvicinato tantissimo. Grazie anche all'Università di Sassari che ha accolto diversi medici cinesi col progetto SICT, training specialistico internazionale attivato in collaborazione con l'azienda ospedaliera universitaria per promuovere la formazione medica post-lauream di professionisti provenienti dalla Cina.

I medici cinesi che sono a Sassari hanno visitato il Convitto Canopoleno, accompagnati da Giovanna Contini, Dirigente Scolastico. Una visita non certo causale, dato che il Canopoleno attiverà il prossimo anno il suo Liceo scientifico ad indirizzo lingua cinese, confermando la vocazione all'internazionalizzazione e alla sperimentazione didattica.

Gli ospiti orientali hanno visitato le strutture e incontrato i bambini e i ragazzi. E sono rimasti impressionati. "Sono molto colpito dall'organizzazione del Convitto, una realtà poco comune nel nostro Paese - ha detto il dottor Li Lei, ortopedico del Suining Central Hospital della Provincia dello Sichuan - e sono certo che sarà estremamente utile per favorire il dialogo tra i ragazzi italiani e cinesi, e per consentire alla nuova generazione di cinesi residenti a Sassari di rimanere connessi alle loro radici culturali."

Nei prossimi giorni i medici in formazione visiteranno le strutture dell'Ospedale San Martino e la Clinica di riabilitazione Santa Maria Bambina ad Oristano .
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