Una madre speciale che non rinuncia a mettersi alla prova in una gara di ballo molto ardua per lei, anche quando un Lupo, metafora della sclerosi multipla, invisibile a tutti tranne che a lei, cerca in ogni modo di metterla in difficoltà.

L'esperienza di GalliNella rossa, protagonista del volume illustrato 'Una formidabile gara di ballo', è una storia in grado di raccontare ai bambini la sclerosi multipla dei loro genitori, per lo più madri, poiché questa patologia colpisce soprattutto le donne.

Il libro, edito da Carthusia Edizioni, specializzata in opere per ragazzi, è stato ideato da un gruppo di mamme con sclerosi multipla tra cui Annarita Adduci, psicoterapeuta, ed è stato presentato oggi a Milano, al Teatro Franco Parenti, con una performance della ballerina Erica Brindisi, che convive con la sclerosi multipla da quasi 10 anni.

"Un giorno - racconta Annarita Adduci, psicoterapeuta e madre con sclerosi - dopo aver letto un opuscolo, mio figlio, sconfortato e irritato, mi disse: 'Parlano solo delle cose che con la sclerosi multipla non puoi fare, parlano della malattia come di un ostacolo alla felicità'. Aveva ragione. Serviva una storia che raccontasse il contrario, che spostasse i riflettori da ciò che la malattia toglie a quello che la malattia riesce comunque a dare". L'idea di dare nel racconto importanza alla danza ha un motivo. "Non esiste un'attività fisica migliore delle altre - dichiara Pietro Annovazzi, Neurologo - ma la danza, in particolare, può avere un beneficio molto chiaro sull'equilibrio, sulla coordinazione, sulla resistenza, sull'umore".

"Crediamo molto in questo libro perché pensiamo possa essere uno strumento utile per stimolare il dialogo all'interno della famiglia, soprattutto con i più piccoli, e per affrontare insieme una malattia difficile", dichiara Anna Maria Porrini, direttore medico di Roche, che ha sostenuto la pubblicazione.

LA MALATTIA - La sclerosi multipla è una malattia ad altissima incidenza sul territorio sardo: secondo i dati regionali, si stima che a soffrirne siano tre persone ogni mille abitanti, il doppio della media nazionale. La maggior parte sono, appunto, donne, e l'incidenza è più alta nel territorio dell'Ogliastra e nelle zone interne, più bassa nei territori costieri.

(Unioneonline/v.l.)
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