Nasce ad Allai, con la sigla di un protocollo, la rete sarda dei musei e dei luoghi delle statue Menhir.

Nel piccolo borgo, nella piazza Sant'Isidoro, venerdì sera si sono riuniti i consigli comunali di Allai, Laconi, Nurallao, Ruinas, Samugheo e Villa Sant'Antonio per approvare e siglare un protocollo d'intesa per la valorizzazione di un fenomeno portante della Civiltà dei Sardi, la più grande espressione artistica del megalitismo mediterraneo e continentale dell'Età del Rame, le Statue Menhir appunto.

La cerimonia vista da un'altra angolazione
La cerimonia vista da un'altra angolazione
La cerimonia vista da un'altra angolazione

I sei comuni (ma la rete è aperta a nuovi ingressi) hanno deciso di unirsi per condividere un processo di ricerca, tutela, valorizzazione di questo particolare fenomeno della preistoria.

Alla rete aderisce anche la Regione e in un futuro prossimo potrebbero confluirvi istituzioni, enti e i privati che si ispirino ai principi della rete, in primis il Consorzio Sa Perda e Iddocca al quale aderiscono i centri promotori dell'iniziativa.

A brevissimo la rete sarda entrerà a far parte di quella di carattere nazionale che, a sua volta, è inserita nel circuito europeo. Non solo.

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Una vetrina d'eccezione sarà Matera, capitale europea della Cultura per il 2019. Ad Allai è stato presentato dalla delegazione arrivata per la sigla del protocolo il progetto "Dialogo tra uomini e pietra", una mostra sulla statuaria preistorica mediterranea che coinvolgerà 24 Paesi e che verrà allestita nel suggestivo scenario dei Sassi.

Alla Sardegna verrà proposto un ruolo importante in questo contesto.
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