Ingresso gratuito al MAN - Museo d'arte di Nuoro, da oggi e sino a domenica, in occasione della Giornata Internazionale dei musei Icom e delle giornate dedicate alla "Festa dei musei".

Per tutti la possibilità di visitare la mostra in corso "L'elica e la luce. Le futuriste. 1912-1944", a cura di Chiara Gatti e Raffaella Resch.

L'esposizione indaga - con più di 100 opere fra dipinti, sculture, carte, tessuti, maquette teatrali e oggetti d'arte applicata - l'operato di artiste che hanno lavorato dagli anni Dieci fino agli anni Quaranta del secolo scorso, firmando i manifesti teorici del futurismo, partecipando alle mostre, sperimentando innovazioni di stile e di materiali in ambiti trasversali quali le arti decorative, la scenografia, la fotografia e il cinema, ma anche la danza, la letteratura e il teatro. Le protagoniste sono state figure indipendenti, artiste e intellettuali di primo piano nella ricerca estetica d'inizio secolo.

Il percorso individua i caratteri di una ricerca collettiva che - libera da stereotipi, cliché, luoghi comuni e banali dipendenze legate ai rapporti di parentela con i "maschi" del movimento - testimonia la profondità di una riflessione estetica condivisa dalle donne del gruppo, ricca di implicazioni peculiari.

La selezione delle opere è accostata da un ampio apparato documentario, prime edizioni di testi, lettere autografe, fotografie d'epoca, manifesti originali, studi, bozzetti.

Ogni capitolo del percorso, che procede per macro-temi - il corpo e la danza, il volo e la velocità, il paesaggio e l'astrazione, le forme e le parole - documenta una vena particolare delle artiste futuriste, dedite ora alle arti applicate, al tessuto, ora all'uso del metallo e, in generale, a una sperimentazione polimaterica e multidisciplinare nel campo delle arti figurative, ma anche letterarie e coreutiche.

La mostra racconta le affascinanti biografie di ciascuna di loro, che s'intrecciano con la vita artistica e culturale del periodo (i salotti, le maggiori mostre nazionali, le riviste, i teatri) ma si ambientano anche sullo sfondo di un Paese allo stesso tempo eccitato dal progresso e ferito dal conflitto.

(Unioneonline/v.l.)
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