Antonio Gramsci, Sergio Atzeni e Grazia Deledda diventano poeti di luce.

Ovvero poeti sardi che nelle zone interne dell'isola porteranno la luce del racconto della cultura sarda, ma avvicineranno anche gli alunni alla storia contemporanea e al mondo della poesia e creeranno nuove opportunità lavorative attorno al palcoscenico e al mondo del teatro.

Missione e obiettivi del nuovo e innovativo progetto "Poetas 'e luxi", presentato oggi a Cagliari nella sala anfiteatro dell'assessorato regionale alla pubblica istruzione, che ha finanziato l'iniziativa con il bando riservato alle residenze artistico-creative della Sardegna.

Sono tre le compagnie teatrali coinvolte: Anfiteatro Sud di Capoterra, Tragodia di Mogoro e Bocheteatro di Nuoro.

Per ognuna di loro il racconto del poeta sardo di riferimento per il loro territorio: Sergio Atzeni per Capoterra, Antonio Gramsci per Mogoro e Grazia Deledda per Nuoro.

"Le nostre residenze artistiche produrranno uno spettacolo sul poeta affidatoci", ha spiegato Susanna Mameli di Anfiteatro Sud, che ha ideato e adesso dirigerà il progetto, "ma ogni spettacolo avrà la stessa scenografia, realizzata con linguaggi innovativi".

I linguaggi sono la penna grafica, il videomapping e la videoinstallazione artistica.

"In ognuno dei tre teatri si svolgeranno dei corsi per l'apprendimento di questi linguaggi", ha aggiunto la Mameli.

A Mogoro, in questi giorni, si è già lavorato sulla penna grafica, una matita che disegna su in Ipad Pro, interagendo in diretta col palcoscenico e arricchendolo di disegni e nuovi elementi.

Oggi è partito il corso a Nuoro, che invece si svolgerà a fine mese a Capoterra.

Quindi il videomapping, proiezioni in 3d su superfici reali spettacolari a tal punto da non distinguere la realtà dalla finzione e la videoinstallazione artistica, proiezione video che produce una realtà artefatta, capace di emozionare lo spettatore.

A Novembre gli spettacoli nei tre teatri.

"A noi è spettato il compito di raccontare Antonio Gramsci. Lo faremo in modo innovativo, accendendo la luce soprattutto sull'uomo Gramsci", ha anticipato Virginia Garau, direttrice di Teatro Tragodia di Mogoro.

A gennaio gli spettacoli nei fortini e nei rifugi antiaerei della seconda guerra mondiale, fra i quali quelli di Nuoro.

"Parteciperanno anche gli alunni delle scuole", ha assicurato Monica Corimbi di Bocheteatro, "vogliamo avvicinare i ragazzi a un pezzo di storia contemporanea che difficilmente studiano a scuola, ma anche al mondo della poesia".

Infine, a maggio 2019, tutto il progetto sarà esportato e presentato in Polonia.

Andrea Dettori, dello staff dell'assessore regionale alla cultura Giuseppe Dessena, ha concluso: "Uno strumento straordinario anche per creare nuove opportunità occupazionali e rivitalizzare le comunità locali".
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