Libri, fotografie e tanti appunti presi rigorosamente a mano.

Un tesoro inestimabile, un lavoro certosino durato anni di ricerche alla scoperta dei tanti soldati isolani caduti in guerra e spesso dimenticati.

Tino Melis, 67 anni di Santa Giusta e studioso per passione, ha restituito a tantissimi paesi della provincia Oristanese i nomi e i luoghi di sepoltura di 500 sardi dispersi durante la Grande guerra.

E ancora il puzzle non è finito.

Melis, conosciuto anche per aver ricoperto la carica di sindaco dal 1990 al 2005, continua senza sosta la sua ricerca iniziata nel 2010: "Ogni qual volta che durante la commemorazione del 4 novembre veniva letto l'elenco dei caduti santagiustesi, morti durante le guerre, mi sono sempre chiesto dove questi potessero essere. Da lì è iniziata questa mia bellissima avventura. Ad oggi, su 2000 soldati dell'Oristanese morti in Italia ne ho trovati 500".

Un lavoro che Tino Melis esegue consultando l'albo d'oro, un prezioso documento che viene custodito dai Comuni e dove vengono elencati tutti i soldati deceduti durante i combattimenti, con tanto di nome, cognome, il reggimento di appartenenza, il luogo di morte, di sepoltura e anche la causa specifica del decesso.

In Sardegna i caduti in guerra sono, dati alla mano, 13.602.

Le tombe dei caduti sardi sono in prevalenza sul fronte Carso Isontino, dove ci sono 4 grandi sacrari.

Sara Pinna
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