La messa in limba è realtà, o quasi, visto che manca solo l'ok del Vaticano.

Questa mattina, nella cattedrale di Cagliari, monsignor Angelo Becciu, sostituto della segreteria di Stato, originario di Pattada, ha pronunciato l'omelia e alcune parti della liturgia in lingua sarda, in occasione del Sa die de sa Sardigna.

"La messa è stata molto partecipata. Becciu ha pronunciato quasi tutta la messa in logudorese fatta eccezione per il canone per cui c'è ancora il veto", ha raccontato monsignor Alberto Pala, parroco della cattedrale, nello spiegare come sia stato complicato preparare l'omelia in dialetto logudorese da parte di linguisti e teologi.

"Un gruppo di esperti - ha illustrato monsignor Pala - sta lavorando alacremente per preparare i formulari da sottoporre al Vaticano. Ci sarà poi la ricognizione dei testi. Il tutto dunque non avverrà nell'immediato".

Il sacerdote ha rivelato però di "non essere un grande simpatizzante" della messa in limba, anche se, ha spiegato, "questo potrebbe essere un modo per avvicinare le persone alla fede".

"D'altra parte questa passione qui da noi - ha concluso Pala - è avvertita sia dalle generazioni più anziane che da quelle giovani. In diverse scuole, ad esempio, il logudorese viene inserito come materia di studio".

(Unioneonline/DC)

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