Ittiri presenta i suoi "gioielli", le sue produzioni, le sue tradizioni e il territorio.

Si apre venerdì 27 aprile alle 18 l'edizione numero 13 di "Prendas de Ittiri", iniziativa organizzata dall'omonima associazione diretta da Roberto Merella.

Un'intensa tre giorni con un ricco programma sabato e domenica, che metterà in vetrina le eccellenze dell'agroalimentare, dall'olio al pane passando per vino, carciofi, salumi, miele e dolci, e quelle artigianali, dalla lavorazione della trachite a quella dei tessuti, dall'oreficeria alla lavorazione dei metalli.

Mostre e laboratori completeranno il percorso.

La macchina organizzativa sta mettendo a punto gli ultimi dettagli di un ricco programma, perché la formula di "Prendas de Ittiri" va oltre la tradizionale sagra, va oltre la vetrina e l'esposizione con degustazione dei prodotti, perché vuole anche raccontare il territorio.

Nell'ambito di "Caseifici aperti 2018" da segnalare sabato mattina alle 9.30 le visite guidate (su prenotazione) al Caseificio Lait, che ha messo insieme 400 allevatori e rappresenta l'azienda più importante per numero di dipendenti e fatturato di tutto il comune. Il caseificio Lait fa parte del consorzio di tutela del pecorino romano.

Per tutti e tre i giorni sarà poi possibile visitare la biblioteca provinciale francescana di San Pietro in Silki, ospitata in un edificio settecentesco adiacente al Convento Francescano di Ittiri. Le sue collezioni superano i 60.000 volumi, tra cui molti libri antichi e di pregio: un incunabolo (il Confutatorium errorum contra claves ecclesie nuper editorum di Petrus de Ximenes de Prexano datato 1478 nell'explicit, rilegato all'interno di una Cinquecentina), 114 edizioni del XVI secolo, 378 edizioni del XVII secolo, 3.720 del XVIII secolo, con una decina di preziosi Antifonari, 7.610 del XIX secolo, 7.065 del XX secolo e circa 500 riviste.

È previsto, inoltre, un convegno dal titolo "Il latino è la lingua dei sardi".

Le visite guidate, a piedi o in fuoristrada, permetteranno di apprezzare le bellezze archeologiche e i monumenti cittadini. Non mancherà la cultura popolare, quella che viene mantenuta e rinvigorita dall'associazione culturale e folklorica Ittiri Cannedu, dall'associazione culturale Gruppo Folks San Pietro e dal coro Ittiri e coro Santa Rughe. Previsti anche tornei di basket e minivolley.
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