Un'oasi di Sardegna nel cuore del Design District milanese.

In un'ex officina, con accesso da un luminoso dehor invaso dal profumo di glicine, si aprono le porte di NonostanteMarras, lo spazio dello stilista algherese Antonio Marras.

Concept store e insieme showroom, che in occasione del Salone del Mobile del 2018 è stato rinnovato grazie all'operazione "Premiata DittaMarras&Co".

Un ruolo di spicco nell'iniziativa è di Francesco Maggiore, ingegnere e presidente Archiproducts, che l'ha messo in contatto con alcuni brand di spicco del settore dell'arredamento e del complemento d'arredo.

Proprio in occasione della kermesse meneghina, L'Unione Sarda ha incontrato lo stilista algherese.

Quali sono le proposte che avete lanciato per questo Salone del Mobile 2018?

"È una stagione di grandi collaborazioni, con partnership importanti. Per Kiasmo, insieme all'artista Vincenzo D'Alba, abbiamo realizzato nuove collezioni di vasi, piatti, piastrelle e cuscini disegnati a mano, con alcuni pezzi unici. Per l'azienda veneta Saba, invece, ho reinventato la collezione di divani e poltroncine 'New York' attingendo l'ispirazione dalla mia collezione e riadattando le stampe su supporti per arredi. Un'altra partnership importante è quella con La fabbrica del Lino: insieme presentiamo grembiuli, canovacci, cuscini e tovaglie per cui sono state utilizzate tinture ecocompatibili. Infine, con Wall & Deco abbiamo progettato una nuova carta da parati con texture floreale".

Che cosa rappresenta questa manifestazione per lei, che è da anni tra i principali protagonisti?

"Sicuramente è il momento più interessante, vivo e interattivo dell'anno. A differenza della moda, che richiede tempi serrati ed eventi di brevissima durata - perché una sfilata dura 10 minuti e ad assistere può esserci solo un numero molto limitato di persone -, una manifestazione lunga una settimana consente di mettere insieme migliaia di iniziative e attirare il pubblico necessario per far conoscere le proprie idee e i propri prodotti. In questi pochi giorni poi la città si apre al mondo, mettendo in mostra anche spazi che di solito restano chiusi".

Il ristorante
Il ristorante
Il ristorante

In occasione della Design Week avete anche aperto al pubblico un temporary restaurant.

"Sì, una sorta di popup restaurant con la collaborazione del pastificio Giovanni Rana, e in particolare con Antonella Paternò Rana, con cui c'è un'amicizia che dura da anni. Il menu che hanno preparato appositamente per noi include anche dolci sardi, come le seadas. Per l'allestimento di questo spazio ha collaborato anche Antonio Serra, flower designer di origini algheresi".

La Sardegna è molto presente in questi suoi progetti...

"Credo che la Sardegna sia una cifra che mi porto dentro sempre, è nel mio dna. È la terra nella quale vivo e nella quale lavoro, anche perché tutti i miei progetti partono da Alghero e solo in un secondo momento vengono trasferiti a Milano. È una terra con tradizioni così grandi e radici così profonde che costituisce per me una fonte quotidiana di ispirazione, di cui nella mia arte riporto tasselli e frammenti".

La rivisitazione del Ballu Tundu dedicata al dolce "menjar blanc"
La rivisitazione del Ballu Tundu dedicata al dolce "menjar blanc"
La rivisitazione del Ballu Tundu dedicata al dolce "menjar blanc"

Un tributo all'Isola è la performance/installazione dedicata al "Menjar Blanc".

"È una rivisitazione di 'Ballu Tondu'. Per crearla sono partito dal dolce tipico algherese, il Biancomangiare, fatto di latte, amido e una scorza di limone. È un sapore che mi riporta all'infanzia. Protagonista è una 'statua vivente' alta circa 4 metri vestita con una composizione di cento gonne plissettate, di diverse gradazioni del bianco, dal candido al latte fino al bianco sporco".

Stilista, costumista, pittore. È davvero difficile provare a definirla.

"Veramente anche io sto ancora cercando una definizione. Ho iniziato con la moda, ma è stata una 'partenza combinata'. Sono affascinato dal design, dal teatro, dal cinema, dalla danza, con cui ho sempre cercato di dialogare perché mi viene naturale. Saperi che si influenzano l'uno con l'altro".

Angelica D'Errico

Alessandra Favazzo

(Unioneonline)

L'INTERVISTA:

LE IMMAGINI:

Le creazioni presentate da Antonio Marras per il Salone del Mobile
Le creazioni presentate da Antonio Marras per il Salone del Mobile
Le creazioni presentate da Antonio Marras per il Salone del Mobile
Lo showroom dell'artista sardo ha cambiato volto
Lo showroom dell'artista sardo ha cambiato volto
Lo showroom dell'artista sardo ha cambiato volto
L'installazione dedicata al dolce algherese "Menjar Blanc"
L'installazione dedicata al dolce algherese "Menjar Blanc"
L'installazione dedicata al dolce algherese "Menjar Blanc"
Antonio Marras davanti all'installazione
Antonio Marras davanti all'installazione
Antonio Marras davanti all'installazione
Lo stilista ha collaborato con aziende di arredamento e complementi d'arredo
Lo stilista ha collaborato con aziende di arredamento e complementi d'arredo
Lo stilista ha collaborato con aziende di arredamento e complementi d'arredo
Per l'occasione è aperto anche un temporary restaurant
Per l'occasione è aperto anche un temporary restaurant
Per l'occasione è aperto anche un temporary restaurant
All'allestimento del ristorante ha preso parte anche il flower designer Antonio Serra
All'allestimento del ristorante ha preso parte anche il flower designer Antonio Serra
All'allestimento del ristorante ha preso parte anche il flower designer Antonio Serra
Uno dei divani dipinti a mano da Marras per Kiasmo
Uno dei divani dipinti a mano da Marras per Kiasmo
Uno dei divani dipinti a mano da Marras per Kiasmo
Tra le proposte molti pezzi unici
Tra le proposte molti pezzi unici
Tra le proposte molti pezzi unici
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