Un modo innovativo per far conoscere la necropoli di Tharros. Come? Mettendo a disposizione dei visitatori degli "occhiali" speciali e all'avanguardia. Si tratta di un progetto dell'Università di Bologna, da anni impegnata a scavare l'antica città romana.

"Il nostro principale obiettivo è quello di rendere partecipe la comunità del nostro lavoro di ricerca iniziato nel 2012 nei due settori della necropoli settentrionale - spiega Anna Chiara Fariselli, professoressa di archeologia Fenicio Punica -. Ma anche di rendere più fruibile l'intero patrimonio. Prima abbiamo analizzato gli scavi in maniera scientifica attraverso dei laser scanner. Poi, grazie alla elaborazione di questi dati siamo riusciti a ricostruire in maniera tridimensionale l'antica città di Tharros".

La rappresentazione tridimensionale si può ammirare grazie all'utilizzo di un dispositivo visivo testato per la prima volta dagli addetti ai lavori questa mattina.

Il dispositivo
Il dispositivo
Il dispositivo

Utilizzarlo è semplice: basta avere uno smartphone, scaricare un'applicazione e poi inserire il proprio telefono in questo piccolo dispositivo. Il visitatore, una volta posizionato lo strumento come un occhiale si troverà davanti prima le immagini del sito come si presenta adesso e poi subito dopo come era un tempo. Il dispositivo tecnologico, testato per la prima volta stamattina dagli addetti ai lavori, a breve sarà disponibile per tutti i visitatori.

Sara Pinna
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