Amanti della pasta di tutto il mondo, unitevi. Domani è il #CarbonaDay. Il 6 aprile, infatti, si celebra uno dei piatti italiani più amati e conosciuti al mondo. Ma anche tra i più discussi e dibattuti, specialmente per quanto riguarda ingredienti e preparazione.

Ma tant'è: la carbonara, secondo una ricerca Doxa, è tra le 3 ricette più amate dai Millennials, assieme agli spaghetti al pomodoro e alla pasta al forno.

Un amore così grande, però, non deve essere scambiato con la facilità della preparazione del piatto: una buona, ma soprattutto tradizionale, carbonara è difficile da ottenere.

Innanzitutto perché – non ce ne vogliano i talebani del cibo – ne esistono diverse varianti, a partire dall'originale. Un esempio? Parmigiano al posto del Pecorino, oppure un bel mix tra i due formaggi. E poi: pancetta invece del guanciale, o l'utilizzo o meno di olio. E l'uovo: è meglio metterlo intero o solo il tuorlo?

Insomma, tutti quei piccoli cambiamenti apportati alla ricetta tradizionale animano il dibattito, per lo meno qui nello Stivale.

Sì, perché altrove nel mondo, la carbonara viene rivista e interpretata e reinterpretata in mille e uno modi differenti.

Insomma, la vera ricetta tricolore si piega ai gusti dei vari popoli. A spiegare questa curiosità è una ricerca effettuata dall'Accademia Italiana della Cucina, che racconta come il piatto italiano più ritoccato all'estero sia proprio la carbonara.

In Cina e Malesia la si prepara con il pollo, in Spagna con il pesce, mentre in Inghilterra la fanno con le zucchine.

Sempre in Gran Bretagna l'uovo è spesso sostituito dalla besciamella, mentre in Giappone la panna prende il posto del pecorino.

E poi, un po' ovunque sugli scaffali dei supermercati, si trovano gli aromi liofilizzati al sapore di Carbonara. Ma su questo non vogliamo dilungarci, perché è il requiem del gusto e delle tradizioni nel nostro Bel Paese.

(Unioneonline/DC)
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