"Un uomo schivo e riservato, teso a una ricerca razionale, lucida e sofferta", è il ritratto di Alessandro Manzoni che emerge dalla nuova pubblicazione dei Carteggi letterari, promossa dal Centro Nazionale Studi Manzoniani e curato dalle studiose Irene Gambacorti e Laura Diafani, del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Firenze. Un ampio volume in due tomi che contiene 772 lettere scambiate tra lo scrittore e 91 corrispondenti dal 1803 al 1873, arricchito dall'introduzione del docente emerito di letteratura italiana dell'ateneo toscano Gino Tellini e dalla presenza di ben 153 missive finora inedite, recuperate attraverso un'attenta ricognizione dei fondi archivistici pubblici e privati.

L'opera verrà presentata venerdì 6 aprile a Firenze, in un incontro presso la Sala Comparetti di piazza Brunelleschi, alla presenza delle curatrici del volume, del presidente del Centro Nazionale Studi Manzoniani Angelo Stella, e dei docenti Pierantonio Frare dell'Università Cattolica di Milano e Marco Biffi dell'ateneo fiorentino. Il carteggio letterario, spiega Irene Gambacorti, è "una sorta di specchio privilegiato, che restituisce pagine essenziali della cultura italiana ed europea dell'Ottocento attraverso lo spazio di settant'anni, da Napoleone a Porta Pia. E offre dialoghi epistolari di capitale importanza per l'avventura artistica manzoniana: da Grossi a Tommaseo, da Giusti a Capponi".

Leggendo i Carteggi ci imbattiamo in un reticolo di incontri, letture, scambi che forma il vivo tessuto culturale del tempo, mentre sfilano sotto i nostri occhi gli amici 'milanesi' del gruppo romantico del "Conciliatore" Tommaso Grossi e Luigi Rossari, e i 'fiorentini' Gino Capponi e Niccolò Tommaseo, oltre ai tanti corrispondenti francesi, che testimoniano la centralità della figura di Manzoni nella cultura europea e la sua partecipazione alle più vive correnti di idee. Tra i principali temi dibattuti negli scambi epistolari quello sulla lingua della nazione che trovava ancora nella realtà fiorentina il suo riferimento centrale, ma non mancano lettere di una folta schiera di giovani scrittori e ammiratori in cerca di consigli e approvazione dal grande maestro delle letteratura italiana.

(Unioneonline/b.m.)
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