"Questi incontri rafforzano i legami tra i nostri giovani e i loro coetanei che hanno lasciato le terre d'origine per affrontare un viaggio durissimo prima di arrivare in Sardegna. La conoscenza e il dialogo sono solide barriere contro pregiudizi e intolleranza. Siamo consapevoli delle difficoltà ma anche delle straordinarie opportunità offerte da un equilibrato processo di inclusione dei migranti che oggi vivono nei Centri di accoglienza o che sono inseriti nella rete Sprar".

Lo ha detto l'assessore agli Affari generali Filippo Spanu intervenuto ad Oristano per un confronto con gli studenti e gli insegnanti del liceo "Benedetto Croce". Tema: "Migranti, inclusione e integrazione".

Il sindaco di Oristano ha portato i saluti dell'amministrazione comunale ed ha messo in evidenza come spesso, a proposito di immigrazione, si corre il rischio di banalizzare semplificando un tema che può essere tutto, ma non certo semplice.

"Per un amministratore locale è anche difficile far capire bene ai propri concittadini che cosa è l'accoglienza - ha detto il sindaco Lutzu - e quali sono gli obblighi a cui un sindaco e la sua Giunta devono adempiere, per non aprire contenziosi con lo Stato e non incorrere in sanzioni. Ma un Sindaco deve anche e soprattutto pensare al benessere dei propri amministrati, che già sono chiamati a fare dei sacrifici a causa dei sempre più dolorosi tagli che limitano i trasferimenti delle risorse economiche dallo Stato e dalle Regioni verso i comuni e che quindi significano una limitazione dei servizi erogati. Se aggiungiamo che troppo di frequente l'informazione giunge distorta nelle case e nei cellulari di tutti, abbiamo la risposta sul perché spesso, quando si parla di immigrazione e accoglienza, scatta un automatico e per alcuni versi comprensibile meccanismo di difesa, che talvolta si trasforma in una inutile e dannosa guerra fra poveri".

Ad intervenire, quindi, le ragazze e i ragazzi del triennio, e i loro insegnanti. E il dirigente scolastico Salvatore Maresca, il mediatore culturale Ahmed Naciri e Francesca Mattana, operatrice del centro di accoglienza di Cabras.

Toccanti le testimonianze di Mahmoud (egiziano) e Mamadou (ganese). Hanno raccontato il dramma che hanno vissuto nei loro paesi e il lungo e pericoloso viaggio che li ha portati in Italia, terminato con un naufragio e il salvataggio dalle unità navali italiane.

Presenti anche gli insegnanti del Centro provinciale per l'istruzione degli adulti (Cpia) di Oristano, guidati dalla dirigente scolastica Maria Giovanna Pilloni, che svolgono un'azione meritoria a sostegno dell'inclusione e dell'integrazione dei migranti.

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