Conferite questa mattina dall'Università di Cagliari le lauree honoris causa ai professori Yung-Chi Cheng e Péter Mátyus.

Al primo è stata assegnata una laurea honoris causa in Biologia Cellulare e Molecolare, al secondo in Farmacia.

Le proposte di conferimento – formulate dalla Facoltà di Biologia e Farmacia, presieduta da Enzo Tramontano e approvate dal Senato accademico - trovano fondamento nelle rilevanti carriere scientifiche dei due docenti, illustrate questa mattina da Anna Maria Fadda, direttrice del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente.

Nello specifico il professor Yung-Chi Cheng si è distinto per un’intensa attività di ricerca su aspetti di rilievo nei settori indagati e un’intensa attività di consulenza scientifico-editoriale conseguendo prestigiosi riconoscimenti scientifici a livello internazionale. Le convergenze tra la medicina occidentale e la medicina cinese tradizionale sono state al centro della sua lectio magistralis.

Il professor Péter Mátyus – che ha invece tenuto una lectio sulla scoperta di nuovi farmaci - si è distinto per una ricca produzione scientifica e per avere individuato soluzioni innovative nella ricerca di settore nonché per un’importante attività di didattica e per la ricerca avanzata a livello internazionale.

"È importante – ha detto il rettore, Maria Del Zompo – interagire su temi così impegnativi, e scoprire per esempio punti di contatto tra la medicina occidentale e quella tradizionale cinese: oggi c’è la tendenza a recuperare valori antichi per camminare verso il moderno. Quanto alla scoperta di nuovi farmaci, oggi le multinazionali si stanno ritirando dalla ricerca sulle malattie neurodegenerative: diventa allora fondamentale la ricerca accademica. Urgono modifiche alle normative nazionali ed europee, perché la ricerca in accademica ha bisogno di essere finanziata con determinazione in modo da risolvere importanti patologie".

"La medicina del futuro è una 'we medicine', una medicina del noi – ha spiegato il prof. Yung-Chi Cheng, durante la sua lectio - Le nuove generazioni dovrebbero riflettere sui percorsi che la collaborazione tra la medicina occidentale e la medicina tradizionale cinese potrebbe aprire". Il professore ha poi fatto riferimento all’utilizzo delle erbe in Sardegna, che potrebbe diventare una strada da percorrere per elaborare nuovi farmaci, sulla base di quanto già avviene nella medicina tradizionale cinese.

A conclusione della cerimonia l'esibizione con le launeddas del gruppo musicale "Cuncordia a launeddas".

(Unioneonline/v.l.)
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