Militari e volontari della chiesa del Poetto hanno issato ieri alla Sella del Diavolo un'alta croce in legno, che va finalmente a sostituire quella che risaliva al dopoguerra e crollata, una decina di anni fa, insieme ad una parte del costone a seguito di una bufera.

La nuova installazione, alta sette metri e larga cinque, è decisamente più sobria rispetto alle strutture preesistenti oltre che priva di un impianto luminoso.

"C'è chi gioirà nell'apprendere la notizia del glorioso ritorno di un segno divin cristiano sulla terrazza più alta sul Golfo degli Angeli" afferma Marcello Polastri, guida turistica di Sardegna Sotterranea e che reputa "la croce un simbolo identitario della Sella".

"Si vocifera - afferma il capo escursionista di tante visite guidate sul colle - anche di una imminente processione alla quale tutto il clero diocesano potrebbe prender parte, e mi sia concessa la battuta: sempre che per l'ennesima volta, quel Diavolaccio, non ci rimetta lo zampino nell'eterna lotta in salsa cagliaritana tra il bene e il male".

(Unioneonline/v.l.)
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