È da oggi disponibile in digitale l'archivio documentale di Antonio Segni, composto da circa 70mila pagine relative all'attività politica e istituzionale del celebre professore di Diritto processuale nonché Presidente della Repubblica italiana dal 1962 al 1964.

L'imponente lavoro di digitalizzazione è stato realizzato grazie ad una sinergia fra Università di Sassari e Fondazione Antonio Segni, e con il sostegno della Fondazione di Sardegna.

L'archivio, dichiarato nel 2002 di “notevole interesse storico” dalla Soprintendenza archivistica per la Sardegna, contiene memorie, relazioni, disegni di legge, articoli di giornale, fotografie, scambi di lettere con alte cariche, come Aldo Moro, Amintore Fanfani, Pietro Nenni, Giuseppe Saragat, Sandro Pertini, Ugo la Malfa, Giorgio La Pira, Umberto Terracini, e fra i leader stranieri Konrad Adenauer e Richard Nixon. Conservate anche numerose carte familiari e professionali: quelle del padre, Celestino, e i manoscritti di libri e articoli pubblicati, bozze corrette, carteggi con i più autorevoli giuristi del tempo (Chiovenda, Calamandrei, Redenti, Mossa, Satta, Salis, Leone, Mortati, Dossetti etc.).

Sono 12.000 i documenti a disposizione, con carte che vanno dal 1863 al 1972 e suddivise in due grandi versamenti: le carte riordinate dal professor Manlio Brigaglia e quelle catalogate sotto la direzione della dottoressa Carla Ferrante.

Alla presentazione ufficiale a Sassari sono intervenuti Mario Segni, Presidente della Fondazione Antonio Segni; Carlo Mannoni, Direttore della Fondazione di Sardegna; Massimo Carpinelli, Rettore dell'Università di Sassari; Attilio Zannoni, informatico (Archisard); Salvatore Mura, assegnista di ricerca del Dipartimento di Storia, Scienze dell'Uomo e della formazione dell'Università di Sassari, autore di una biografia di Antonio Segni recentemente edita da "Il Mulino".

(Unioneonline/v.l.)
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