"Non lasciatevi rubare la speranza". Può limitarsi a queste poche parole, pronunciate però con un vigore fuori dal comune, una sintesi di quell'indimenticabile 22 settembre 2013, scritto nella storia di Sardegna a lettere di fuoco. Perché nessun Papa dell'epoca moderna (a eccezione di Ponziano, deportato e condannato ad metalla nelle miniere del Sulcis nel 235 da un editto dell'imperatore Massimino il Trace) aveva pensato e deciso di aprire il suo pontificato con un viaggio nella periferica (e non solo in senso geografico) terra di Sardegna.

IL MANDATO DEL PAPA - "Vi incoraggio a perseverare nella testimonianza dei valori umani e cristiani così profondamente radicati nella fede e nel territorio di questo territorio e della sua popolazione". Questa la sfida e insieme il mandato lanciato e lasciato da Papa Francesco nella sua omelia, davanti alla basilica di Bonaria, a quel mezzo milione di sardi che non vollero mancare a quello storico appuntamento, il 22 settembre del 2013.

LA PROPOSTA - La collana "Santi, Patroni e Chiese della Sardegna - paese per paese" si propone di raccogliere questa sfida, spirituale e insieme culturale, lanciata proprio a Cagliari da Papa Francesco, quella di riandare alla scoperta e valorizzazione delle profonde radici identitarie di una fede che si fa grammatica della storia civile e religiosa del popolo sardo.

PERCHÉ I SANTI? - È ancora Papa Francesco, parlando ai giovani cinque anni fa al Largo Carlo Felice, a lanciare un assist che non poteva restare inascoltato. "I santi sono così: non nascono già perfetti, già santi! Lo diventano perché, come Pietro, 'prendono il largo'. La vostra terra ha dato testimonianze anche recenti: Fra Nicola da Gesturi, le beate Antonia Mesina, Gabriella Sagheddu, Giuseppina Nicoli; i servi di Dio Edvige Carboni, Simonetta Tronci, don Antonio Loi".

GENESI DELL'OPERA - A compimento di quella storica visita nasce questo segno concreto e tangibile: una proposta editoriale, forse audace e persino temeraria in una stagione storica che sembra accantonare tutto ciò che non parla il linguaggio del virtuale e dei social media. L'idea è quella di dare ragione della fede e della religiosità dei sardi attraverso un viaggio, quasi un laico pellegrinaggio che - passando per tutti i centri dell'Isola, paese per paese, appunto - riscrivesse una inedita e suggestiva storia di Sardegna a partire dal sangue dei suoi martiri che, approdati nell'isola, mediterranea terra di mezzo, l'hanno fecondata con la loro spesso cruenta testimonianza.

DALLA A ALLA Z - Nasce così la collana (in tutto 24 volumi, ognuno di 160 pagine, tutti a colori) che da oggi prende l'avvio con il primo volume offerto gratuitamente insieme con il quotidiano in tutte le edicole dell'isola. Da Abbasanta a Zerfaliu tutti i comuni sardi verranno esaminati sotto la lente particolare del loro Santo patrono. Ma non solo. Perché la sezione "Lo stesso culto in altro luogo" consentirà al lettore-viaggiatore di estendere il suo sguardo oltre i confini isolani per scoprire luoghi spesso poco conosciuti, altri di consacrazione mondiale, nei quali è presente la devozione al protettore del proprio paese.

FEDE E CULTURA - Sardegna terra di santi, ma anche paradiso naturale incontaminato, meta di pellegrinaggi e cammini spirituali e ambientali, destinazione privilegiata di quel turismo lento che - grazie a un clima, autentico dono divino -garantisce una fruibilità che non teme il tarlo della stagionalità. I 24 volumi della collana dei Santi e Patroni della Sardegna (forte anche delle 7.000 chiese censite e illustrate) diventano allora l'insostituibile bussola di questo viaggio, paese per paese, alla scoperta di un'autentica isola del tesoro , fatta di chiese campestri, suggestive basiliche, misteriosi ipogei, superbi retabli, secolari liturgie.

Uno sforzo editoriale poderoso impreziosito dalla paterna dedica di Papa Francesco, una gemma che vuole essere il miglior viatico per questo inedito, affascinante, consolante viaggio che proseguirà ogni mercoledì, diventato il giorno dei nostri patroni.

Paolo Matta

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