Sembrerebbero molto antiche, forse addirittura di epoca bizantina, le ossa rinvenute in una cavità naturale alcuni giorni fa durante le operazioni di scavo per un cantiere di elettrificazione.

Non avendo però ancora potuto analizzare il materiale per ora la Soprintendenza Archeologica di Cagliari non si sbilancia, pur avendo eseguito una primissima analisi del sito in questione.

"Si tratta di una tipologia sepolcrale interessante e già nota - dice Sabrina Cisci, funzionario della soprintendenza - a breve eseguiremo degli scavi stratigrafici approfonditi per saperne di più".

Difficile strappare qualche ipotesi sulla datazione del materiale rinvenuto: "È un ritrovamento che va visto nel suo complesso, serve dunque un'analisi approfondita del sito in questione e un lavoro di datazione fatto in laboratorio sulle ossa già rivenute".

La particolarità del rinvenimento sta anche nel fatto che la cavità naturale che custodiva i reperti è assolutamente asciutta.

Nessuna traccia di umidità in un territorio che è completamente carsico.

Il sindaco Massimo Ventura si mostra fiducioso sul fatto che il sito di ritrovamento possa custodire altri tesori, tanto da mettere già le mani avanti: "Stiamo collaborando proficuamente con la Soprintendenza e siamo pronti anche ad investire sul processo di analisi che verrà effettuato ma vorremmo avere garanzie certe di poter gestire il sito una volta conclusi gli studi ed esporre i reperti nel museo che stiamo attivando".
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