Emergono importanti reperti dagli scavi condotti dagli archeologi nell'acropoli fenicio-punica dell'antica città di Bithia.

La campagna di scavo cominciata a fine settembre ha già permesso di far uscire dal fango importanti tasselli del passato di questo territorio. Gli scavi, portati avanti grazie a un progetto finanziato dal Mibact e dal Comune, hanno permesso negli ultimi mesi di consolidare la gradinata di un importante tempio che si staglia sul promontorio situato ai piedi della torre di Chia, e di ritrovare un importante manufatto: un bronzetto di epoca nuragica.

"Siamo molto soddisfatti dell'esito della nuova campagna di scavo nell'acropoli di Bithia - dice il sindaco, Concetta Spada - , i lavori non stanno solo permettendo di consolidare le parti scoperte negli anni precedenti, ma hanno permesso di ritrovare manufatti di grande valore come un bronzetto, che gli studiosi dovranno ora classificare: una scoperta che testimonierebbe come in quella zona, prima di una città fenicia e poi punica, si trovasse un insediamento nuragico".

A Bithia si scaverà per altri due anni, con la speranza di rendere questo immenso patrimonio visibile anche ai visitatori. "L'obiettivo è proprio quello di aprire le porte di questa antica città anche ai turisti - spiega Spada - , in modo da offrire loro la possibilità di visitare, oltre alla torre, anche il promontorio che custodisce la storia più antica del nostro paese".
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