Quella che fu la casa di Tiziano Terzani a Bangkok per quattro anni - dal 1990 al 1994 - non ci sarà mai più. Una lussureggiante casa tailandese, in cui lo scrittore visse negli anni Novanta con la famiglia, e che venne così chiamata in onore della tartaruga che lì viveva in un piccolo laghetto.

Venduta a un imprenditore edile asiatico, la dimora verrà infatti demolita, per lasciare il posto ad un grande palazzo.

"Ci installammo a Bangkok nella casa più bella e fatata in cui abbiamo mai vissuto – scriveva Terzani - un'oasi di vecchio Siam in mezzo all'orrore del cemento. Turtle House era splendida la notte. I grattacieli che ci crescevano attorno ci toglievano ogni giorno più sole, ma quando calava la sera la casa tornava ad avere quella calda, quieta magia tropicale".

A dire addio alla casa anche lo storico custode Kamsen, amico e collaboratore di Terzani, lì rimasto per decenni a silenziosa custodia della dimora. E che adesso sta preparando i bagagli, costretto a lasciare l'abitazione entro la fine della settimana.

Una battaglia, quella per la tutela e la conservazione, per cui si è a lungo spesa la società Dante Alighieri, fermamente intenzionata a trasformarla in un centro di cultura italiano con un piccolo museo dedicato al giornalista e scrittore.

A nulla sono tuttavia valsi i ripetuti sforzi, e gli operai impegnati nella demolizione sono già al lavoro.

La casa, dopo avere ospitato i Terzani, divenne dapprima un ristorante, cui seguirono anni e anni di abbandono. Sino alla più triste delle decisioni, contro cui niente hanno potuto anche le 23mila firme raccolte.

(Unioneonline/v.l.)
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