Inserito da Alberto Angela tra le "Meraviglie" nazionali in una delle puntate del fortunato programma Rai, l'imponente Nuraghe di Santu Antine ha bisogno di lavori di restauro, quantificati in 150 mila euro.

Per questo il Comune di Torralba lancia l'Art Bonus, strumento attraverso il quale chiunque può partecipare alla valorizzazione dei beni culturali pubblici in cambio di un credito d'imposta del 65%.

Il ricorso alle erogazioni libere in denaro per sostenere i lavori in quella che viene chiamata anche "Sa Domo de Su Re" è inevitabile in assenza di finanziamenti pubblici, come spiega Francesco Di Gennaro, Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro.

"La Soprintendenza ha segnalato l'importanza dei lavori di restauro e della ripresa degli scavi al Nuraghe Santu Antine, sia nel piano triennale presentato per il 2017 al MiBACT, dove il monumento figurava al primo posto nell'elenco delle urgenze, sia per il piano straordinario degli scavi avviato dalla regione Sardegna, ma, al momento, l'esito delle richieste non è stato positivo".

Con la sua forma di triangolo equilatero, la torre centrale che svetta per oltre 17 metri, con tre livelli sovrapposti, è il più elevato monumento dell'età del bronzo che sia giunto ai giorni nostri. I recenti scavi, a cura della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro con il coordinamento dell'archeologo Franco Campus, hanno dimostrato che la costruzione del complesso è stata preceduta dalla realizzazione di un'avanzata opera di ingegneria idraulica, ovvero un sistema di drenaggio delle acque che consentivano di convogliare l'acqua nei tre pozzi presenti al suo interno, eliminando quella in eccesso.

Il monumento, gestito dalla coop. La Pintadera, di cui fanno parte 13 soci lavoratori, ha registrato 40.000 visitatori nel 2017, dati che ne fanno il sito archeologico più visitato del nord Sardegna.

Il sindaco di Torralba, Vincenzo Dore, entra nel dettaglio: "Il progetto, concordato con la Soprintendenza, è incentrato sul completamento dei restauri del monumento e comprende la sostituzione delle balaustre e delle cancellate attualmente presenti, ormai vetuste e ad alto impatto; queste costituiscono le opere più urgenti, ma intendiamo muoverci sia per poter riprendere gli scavi, considerato che gran parte del villaggio circostante è ancora sepolto, sia per potenziare il ruolo del Santu Antine come polo di attrazione culturale".
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