Il motto degli organizzatori del World Press Photo è sempre lo stesso dal 1955, "connettere il mondo alle storie che contano", ovvero raccontare l'attualità attraverso il linguaggio potentissimo della fotografia, selezionando gli scatti e i reportage che meglio hanno rappresentato eventi e notizie dell'anno trascorso.

Una giuria d'eccezione, 4548 fotografi da 125 Paesi e più di 73 mila immagini presentate per le otto categorie del concorso, tra cui l'ambitissima World Press Photo of The Year, l'attualità, lo sport, la società, i progetti a lungo termine e una new entry dedicata ai temi ambientali.

Dopo una selezione accurata le giurie specifiche e quella principale guidata da Magdalena Herrera di GEO France, annunciano i finalisti e i sei candidati al premio per il miglior scatto 2018, mentre per sapere i nomi dei vincitori bisognerà attendere la premiazione ad Amsterdam il prossimo 12 aprile.

Tra i sei nominati per la World Press Photo of the Year ci sono il fotografo Patrick Brown con un'immagine sulla crisi dei Rohingya, Adam Ferguson con il ritratto di una giovane sopravvissuta alla violenza di Boko Haram, Ivor Prickett con due scatti su quel che resta di Mosul, Toby Melville con le istantanee dell'attentato di Londra sul ponte di Westminster e Ronaldo Schemidt con uno spaccato della crisi in Venezuela.

(Unioneonline/b.m.)
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