Presentato a Napoli un quadernetto inedito di Giacomo Leopardi: si tratta di 38 pagine portate alla luce da due studiosi, Marcello Andria e Paola Zito, e ritrovate nel corpus di manoscritti conservato alla Biblioteca Nazionale della città partenopea.

Si tratta di una lista autografa di titoli di autori antichi, tardo-antichi e padri della Chiesa, risalente al 1817.

Un elenco di 557 testi, da Omero ad Aristotele, da Platone a Cicerone, che il poeta avrebbe voluto leggere, e di cui esprimeva a margine commenti personali e critici in latino.

Una serie di appunti presi nel momento in cui Leopardi inizia ad essere infelice, e sogna così l’avanguardia della filologia. Il dramma interiore del poeta, soffocato nella casa paterna e invaso dall’ansia di conoscenza, trova dunque in queste pagine una delle testimonianze più marcate.

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata