Ieri sera, al termine di una breve ma sentita celebrazione, l'aula al sottopiano di viale Sant'Ignazio 17 della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche dell'Università di Cagliari, finora nota come "Aula Anfiteatro", è stata intitolata al professor Paolo Congiu, docente di Economia aziendale prematuramente scomparso un anno fa.

La targa in memoria del professore è stata scoperta dal Rettore Maria Del Zompo, affiancata dai genitori e dal fratello del docente e dal Direttore generale dell'Ateneo, Aldo Urru.

Al professor Giovanni Melis, a lungo collaboratore del docente prematuramente scomparso, il compito di ricordarne la carriera accademica: "Nonostante il grave male che lo colpì nella prima metà degli anni Novanta - ha evidenziato - continuò a garantire con generosità il suo impegno nella didattica, negli insegnamenti di Economia aziendale e di Ragioneria, concorrendo a fronteggiare il gravoso carico didattico dei primi anni del corso di laurea".

La targa dedicata al professor Congiu
La targa dedicata al professor Congiu
La targa dedicata al professor Congiu

"Posso testimoniare che Paolo era davvero la persona buona che raccontano i parenti e gli amici - ha detto Francesco Mola, oggi prorettore vicario, ma in passato direttore del Dipartimento di Scienze economiche e aziendali, di cui Congiu è stato vice - Ci ha insegnato che il nostro più grande successo come docenti universitari è lasciare la nostra cattedra, alla fine della carriera, migliore di come l'abbiamo trovata. Lui si è certamente comportato sempre in modo da raggiungere questo obiettivo".

"I genitori del prof. Congiu devono essere orgogliosi di un figlio che ha lasciato un segno così importante – ha quindi concluso il Rettore - Perdere un amico e un collega è sempre un dolore, ma il suo sarà sempre un bel ricordo, e non perderà mai di intensità in tutti quelli che lo hanno conosciuto. Come Rettore sono orgogliosa di avere avuto nel nostro Ateneo una figura così delicata e bella".

Quando, un anno fa, il professor Congiu morì prematuramente, grande fu il dolore in chi lo aveva conosciuto e stimato, e molte furono le testimonianze di affetto da parte degli studenti.

(Unioneonline/v.l.)
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