Sta arrivando da tutta la Sardegna la solidarietà e la disponibilità a presidiare e difendere l'incolumità della tomba prenuragica rinvenuta nei giorni scorsi a Pranu Siara.

Le varie squadre di volontari composte da cittadini di Suelli, appassionati di storia antica arrivati da vari paesi dell'Isola, studenti e ricercatori, rappresentanti delle associazioni locali e amministratori comunali si stanno dando il cambio, giorno e notte, per tenere alla larga tombaroli e malintenzionati. Dallo scorso 30 dicembre, un presidio permanente di volontari sta garantendo la tutela della nuova scoperta.

Il sindaco Massimiliano Garau ha firmato l'ordinanza che ha dato il via ai turni di vigilanza.

"La nostra proposta va nella direzione di tendere la mano per camminare insieme alla Soprintendenza archeologica che fa un lavoro eccezionale in tutto il territorio nonostante i numerosissimi impegni e incombenze e a tutte le amministrazioni dello Stato che in qualche misura hanno competenza in materia", conclude il primo cittadino.

La tomba prenuragica è riemersa dai misteri del passato quasi per caso. Alcuni giorni fa il professor Pierluigi Montalbano, appassionato studioso e ricercatore, ha notato la singolare struttura che timidamente fuoriusciva dal terreno.

In Comune è arrivata la notizia dell'imminente avvio di un primo saggio di scavo. Vincente anche l'idea di dare una mano d'aiuto a chi è preposto alla tutela dei siti e a chi deve occuparsi della vigilanza. "Il presidio è anche un modo per attivare nei cittadini la sensibilizzazione alla difesa della propria cultura", dice Angela Floris, giovane guida turistica che nel 2012 e nel 2013 aveva partecipato agli scavi diretti dalla Soprintendenza nei siti archeologici di Suelli.
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