Si chiama Lorella Calimari e il suo amore per la matematica e l'insegnamento l'hanno fatta entrare nella lista di candidati al Global Teacher Prize, l'ambito riconoscimento che verrà consegnato in marzo a Dubai al miglior professore del mondo.

Prestigio a parte, a colpire è il cospicuo premio di 1 milione di dollari, e la prima stupirsi della candidatura è la stessa professoressa di Milano, che trent'anni fa disse no a svariate offerte di lavoro per dedicarsi con passione all'insegnamento.

Nel tempo si è spesa per far innamorare della matematica anche gli ossi più duri, convinta che nei numeri ci sia la chiave per districarsi in tantissime questioni della vita, e per farlo ha impostato programmi specifici per ciascun alunno, progetti di gruppo e contatti con aziende.

La sua storia arriva dopo quella altrettanto luminosa di Barbara Riccardi, anche lei candidata al "Nobel dei prof" del 2016, insegnante del quartiere romano di Persiceto, apprezzata da alunni e genitori per il suo modo atipico di porsi in aula, andando oltre il classico programma didattico e prestandosi all'ascolto quotidiano dei suoi alunni.

Come la collega milanese, nel corso di una lunga carriera si è spesa per una scuola diversa, ha avviato gemellaggi internazionali con altre scuole, creato un giornale di istituto, un tg e persino un orto, sempre nel segno dell'entusiasmo.

Due esempi da imitare, nonostante le difficoltà di un mestiere che negli anni è diventato sempre più complicato e per tanti versi poco gratificante.

(Redazione Online/b.m.)
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